“Oggi Blutec ha presentato un nuovo piano industriale incentrato prevalentemente su produzioni elettriche del settore automotive, che assorbirebbe tutti i settecento lavoratori entro la fine del 2019. Ma la negoziazione con Invitalia è ancora in corso, in particolare sulle modalità di pagamento delle somme per cui è stata richiesta la restituzione”. Lo dicono Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore automotive, e Vincenzo Comella, segretario della Uilm di Palermo, al termine dell’incontro al ministero dello Sviluppo economico.

“Purtroppo – commentano i sindacalisti della Uilm – si è trattato di un incontro interlocutorio. Abbiamo tre incognite da sciogliere: la soluzione positiva della discussione con Invitalia, la verifica della sostenibilità del piano industriale con un nuovo contratto di sviluppo, il riconoscimento degli ammortizzatori sociali anche nel 2019”.

Il prossimo incontro è fissato per il 12 giugno.

“Blutec ha illustrato lo stato di avanzamento delle produzioni da insediare a Termini Imerese che, a regime, dovrebbero impiegare tutti e 694 i lavoratori”. Lo dicono il coordinatore nazionale automotive della Fiom, Francesco Percuoco, e il segretario regionale della Fiom, Roberto Mastrosimone.

“Riguardo la restituzione dell’anticipo dei 20 milioni di euro che la società deve a Invitalia, sul quale non è stato raggiunto ancora un accordo – affermano – è emersa la volontà di entrambe le parti di trovare un’intesa, con un mandato politico del governo a continuare la negoziazione. Prendiamo atto dei progetti che l’azienda anche oggi ha illustrato, aggiungendo alcune novità, ma che sono tutti da verificare, per permettere il ritorno al lavoro non solo degli occupati diretti ma anche dei circa 300 lavoratori dell’indotto, così come da impegni presi nell’accordo del 22 dicembre 2014”.

“Non è più possibile perdere tempo – sottolineano – da troppi anni i lavoratori aspettano risposte. Nel prossimo incontro è necessario che ci siano soluzioni definitive sia dal punto di vista del contenzioso sulla restituzione del prestito, sia da quello dell’avvio del finanziamento per il progetto di reindustrializzazione”.