A seguito della proroga dello stato di emergenza sanitaria da parte del Governo nazionale, Il sindaco Leoluca Orlando ha scritto agli uffici competenti, invitandoli a predisporre una proposta di delibera che consenta al Consiglio comunale di adeguare in via regolamentare il termine di decorrenza dell’inasprimento di sanzioni, sino alla revoca delle autorizzazioni, fissato dall’organo consiliare dal 1° gennaio 2021, in considerazione del precedente termine dello stato di emergenza sanitaria. Il riferimento è al nuovo regolamento comunale approvato lo scorso mese di ottobre.
“L’evasione fiscale per decine di milioni di euro – dichiara il sindaco – rappresenta un grave vulnus per l’operatività dell’amministrazione e per i servizi, ma certamente in questo momento occorre evitare un accanimento che può concretamente portare alla chiusura di decine se non centinaia di attività. Questo non sarà comunque uno strumento per i furbetti che prima del Covid hanno accumulato migliaia o decine di migliaia di euro di tasse non pagate per farla franca. Mi auguro che la mano tesa da parte dell’Amministrazione non sia fraintesa e che appena sarà superata la crisi tutti capiscano l’importanza di mettersi in regola senza che siano necessarie azioni di recupero coattivo”.
Era stato il gruppo di Forza Italia anche a chiedere lo slittamento dell’applicazione della nuova misura.
Per i consiglieri Tantillo, Caronia, Mineo, Cancilla e Ferrara “di fronte al prolungarsi e aggravarsi dell’emergenza sanitaria e delle conseguenze economiche per tantissime categorie produttive, l’applicazione di un regolamento particolarmente rigoroso nella sua parte sanzionatoria rischia di essere la pietra tombale per migliaia di attività commerciali. Ci sembra doveroso – dichiarano – che il Consiglio mostri la sua vicinanza agli imprenditori e commercianti particolarmente provati dalla crisi e spesso a rischio di chiusura, fermo restando che una volta usciti dalla crisi sarà necessario avviare una attenta opera di recupero dell’evasione che ha un peso rilevantissimo sulle casse del Comune e, quindi, sui servizi”.
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