Prima un selfie con la moglie sulla lapide di Totò Riina, poi un omaggio sulla tomba di Bernardo Provenzano in un viaggio in Sicilia. Una sorta di “pellegrinaggio”, non certamente religioso ma di tutt’altro genere.
Sono diventate virali sul web le storie postate sul proprio profilo Facebook da Pompeo Piserchia, foggiano vecchia conoscenza delle forze di Polizia per i suoi precedenti penali per reati contro il patrimonio. Adesso torna agli onori delle cronache per aver inneggiato ai boss mafiosi di cosa nostra.
Marito e moglie arrestati nel settembre 2019
Insieme alla moglie, vennero arrestati a settembre del 2019 perché nella loro casa trovarono nascosta sotto la culla del figlioletto una pistola. Ieri la famiglia Piserchia al completo si è recata al cimitero di Corleone in Sicilia dove sono sepolti proprio i due boss di Cosa Nostra.
Su Provenzano “Rimani sempre nei nostri cuori”
“Rimani sempre nei nostri cuori”, dice nel video Piserchia – immortalando la tomba di Provenzano. Poi il ricordo della sua morte: “oggi è il 13 luglio, oggi il suo anniversario. Il 13 luglio 2016 è venuto a mancare il grande Provenzano”.
Piserchia commenta ancora, “oggi in questo giorno famoso ho avuto l’onore di stare sulla sua tomba”. Mentre la moglie invita tutti a portare “una rosa a zio Totò” e il figlioletto di 4 anni bacia le lapidi dei due boss.
Soste anche nella zone della strage di Capaci
Ma non è tutto: la famiglia Piserchia ha anche sostato nei pressi delle indicazioni stradali per Palermo e Capaci, nella zona della strage costata la vita a Giovanni Falcone, alla moglie e agli uomini della scorta.
Qualche mese fa, invece, il pregiudicato mostrò vicinanza alla famiglia Lanza dopo la morte di Alessandro Lanza detto “Bussolotto”, uomo del clan Sinesi-Francavilla trovato senza vita nel carcere di Foggia.
Nel frattempo i video pubblicati da Pompeo Piserchia sarebbero finiti al vaglio degli investigatori.
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