Resta in carcere Gianvito Italiano il trentenne fermato dai carabinieri all’indomani dell’omicidio di Vincenzo Trovato, 22 anni, avvenuto sul lungomare ovest di Balestrate al termine di una furibonda rissa scoppiata intorno alle due della notte tra 11 e 12 agosto. Il giovane è morto dissanguato per un profondo taglio che gli ha reciso l’arteria femorale.

Il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere

Gianvito Italiano si trova in carcere al Lorusso di Pagliarelli. Lo ha deciso il gip che però non ha convalidato il fermo. Castelvetranese trasferitosi in Lombardia a San Donato Milanese, il trentenne si trovava in vacanza a Balestrate, cittadina di origine della sua compagna che gestisce un’attività a Melegnano (Mi).

L’indagato accusato dai testimoni

Ad accusarlo i racconti di alcuni testimoni e le immagini, seppur non chiarissime, dei sistemi di videosorveglianza. Secondo alcuni racconto il castelvetranese non sarebbe entrato subito nello scontro fra gruppi, originatosi altrove, ma sarebbe stato chiamato per dare manforte a chi si stava fronteggiando con Vincenzo Trovato e i suoi amici.

Dal successivo corpo a corpo è partito il fendente letale. Dopo meno di 24 ore dall’omicidio è arrivato il fermo disposto dai carabinieri ed ora l’ordine di custodia cautelare. La lite sarebbe iniziata in uno dei lidi di Balestrate e poi finita con la coltellata per strada in via Felice D’Anna.

Eseguita autopsia su Trovato

E’ stata eseguita l’autopsia sul corpo di Vincenzo Trovato, vittima dell’omicidio avvenuto a Balestrate la settimana scorsa. L’esame è stato eseguito all’istituto di medicina legale del Policlinico. Dopo l’autopsia la salma è stata restituita ai familiari.

Domani i funerali a Trappeto

Domani, mercoledì 17 agosto alle ore 16, si terranno le esequie nella chiesa Madre di Trappeto, paese di residenza del ragazzo e della sua famiglia. Così come aveva preannunciato, il sindaco di Trappeto Santo Cosentino ha proclamato il lutto cittadino. La cerimonia sarà presieduta dall’arcivescovo di Monreale, Gualtiero Isacchi.

La famiglia di Vincenzo “Si faccia giustizia”

“La famiglia di Vincenzo – dicono i familiari – vuole ringraziare tutta la comunità per i tanti gesti di vicinanza e di affetto che sono stati mostrati in questi giorni di grande dolore. Tuttavia, è volontà della famiglia di non rilasciare ulteriori dichiarazioni, mantenendo il massimo riserbo, nel rispetto della memoria di Vincenzo e del dolore di tutta la famiglia. Crediamo nella giustizia e nel lavoro degli inquirenti e chiediamo la collaborazione di tutti per avere verità per il nostro Vincenzo”.

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