Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, davanti al gip, Marco Gaeta, Luana Cammalleri e l’operaio Pietro Ferrara accusati di aver ucciso Carlo Domenico La Duca, marito della donna, scomparso nel 2019 nel palermitano.

I due sono stati arrestati venerdì scorso per omicidio e occultamento di cadavere. Il corpo della vittima non è mai stato trovato. Attraverso le indagini coordinate dalla procura di Palermo con intercettazioni, analisi dei tabulati, analisi immagini dei sistemi di videosorveglianza, assunzione di informazioni e acquisizioni informatiche e documentali, sono emersi gravi indizi nei confronti della donna e dell’amico che avrebbero avuto una relazione sentimentale clandestina.

I due, dopo avere pianificato l’omicidio, hanno attirato la vittima a Palermo nel terreno di proprietà di Ferrara e lo hanno ucciso. Poi hanno portato la sua autovettura a circa 12 chilometri di distanza dal luogo del delitto per depistare le indagini. Dietro al delitto ci sarebbe stata la paura della donna di dover lasciare la casa della vittima da cui si stava separando.

L’arresto del 18 marzo

Luana Cammalleri, 36 anni e Pietro Ferrara di 57 anni sono stati arrestati dai carabinieri reparto territoriale di Termini Imerese in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Palermo, accusati d’omicidio e soppressione del cadavere di Carlo Domenico La Duca, agricoltore, residente a Termini Imerese.

Sono la moglie e il miglior amico della vittima. Attraverso le indagini coordinate dalla procura di Palermo con intercettazioni, analisi dei tabulati, analisi immagini dei sistemi di videosorveglianza, assunzione di informazioni e acquisizioni informatiche e documentali, iniziate sin dalla scomparsa di La Duca il 31 gennaio 2019, sono emersi gravi indizi nei confronti della moglie e dell’amico che avrebbero avuto una relazione sentimentale clandestina.

 

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