“Vogliamo dare il buon esempio. Crediamo nel vaccino e rappresentiamo una categoria che lavora a stretto contatto con il pubblico, per questo siamo pronti a vaccinarci“. A dichiararlo è Tony Oneto, responsabile dell’area Immagine e Benessere di Confesercenti Palermo che si fa portavoce della volontà di coloro che lavorano nel settore che comprende acconciatori, estetisti, nail e make-up artist, barberie.
“Abbiamo incontrato i vertici della nostra associazione e seguendo la linea nazionale della categoria, intrapresa dal presidente Sebastiano Liso, condividiamo il suo pensiero: “Purtroppo – sottolinea Oneto – per le imprese italiane non si intravede una ripresa in breve tempo e l’unica speranza è proprio nel piano vaccinale. Vogliamo concretamente dare il nostro contributo, in modo da incoraggiare e sensibilizzare anche coloro che sono ancora scettici nei confronti del vaccino. Un esempio per tutte le categorie che ogni giorno lavorano a stretto contatto con il pubblico, naturalmente senza alcuna volontà di ‘scavalcare’ coloro che hanno la priorità. Vogliamo soltanto dare la nostra disponibilità, sottolineando l’importanza del vaccino e di ciò che rappresenta nel nostro presente e nel nostro futuro”, conclude Oneto.
Intanto iniziano le vaccinazioni anti Covid nelle strutture sanitarie private e nelle Rsa. Ieri il via alle somministrazioni anche al Maria Eleonora Hospital, colpito durante la prima ondata da un grosso focolaio, altri casi si sono registrati nei giorni scorsi, tutti circoscritti. Dopo il ritorno alla normalità sono in corso da ieri le attività di vaccinazione anti Covid-19 del personale sanitario. Ieri vaccinati anche gli insegnanti che lavorano all’interno dell’ospedale dei Bambini di Palermo grazie ad una convenzione con l’ufficio scolastico regionale e l’azienda ospedaliera Civico. “È stata una scelta importante per interrompere la catena di contagio del virus – dice Marilù Furnari della direzione sanitaria – Gli insegnanti in ospedale fanno parte integrante del processo di cura dei bambini. La scuola in ospedale va avanti da 25 anni”.
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