“Carta di Catania? il decreto dell’assessore Samonà merita di diventare carta straccia, e di farlo in tempi brevissimi. Le opere d’arte rischiano la distruzione, altro che valorizzazione”.
Lo affermano i deputati del M5s all’Ars che chiedono all’assessore alla Cultura di Musumeci il ritiro immediato del decreto da lui firmato, che definiscono “un attentato ai beni culturali appartenenti alla regione Siciliana”.
“Pensare – affermano i parlamentari 5 stelle – che la valorizzazione dei Beni culturali custoditi nei depositi possa avvenire attraverso l’esposizione in luoghi pubblici o privati aperti al pubblico, previo il pagamento di un corrispettivo, è pura follia. Chi ne curerà, ci chiediamo, e con quali competenze, lo stato di conservazione e tutela?”.
“Non solo – continuano i deputati M5S – l’elenco delle opere da dare in concessione dovrebbe essere affidato, come sembra, alle mani e agli occhi, non certo esperti, di studenti universitari. Tutto ciò è assurdo. La concessione in uso e il prestito sono già disciplinati dal codice Urbani, Samonà non deve farle altro che applicarlo e muoversi entro quel range. Punto”.
“Nessuno – concludono i deputati – è contrario alla valorizzazione dei depositi, che possono e devono essere valorizzati senza fare uscire le opere, incentivando il loro ruolo di attrattore culturale per studiosi della cultura e dell’arte. Sarebbe utile far sì che venga finalmente catalogato tutto e che le opere culturali vengano valorizzate non dandole in affitto a terzi ma rimpolpando le mostre e gli spazi espositivi esistenti ed, eventualmente, investendo nella realizzazione e nel recupero di nuovi spazi”.
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