I professionisti si formano alle nuove metodologie; si redigono i primi progetti innovativi; la Regione avvia l’adeguamento del Prezziario; si pubblicano i primi bandi di gara aggiornati, a cominciare da Rfi e Anas; e Ance Sicilia sperimenta soluzioni applicative e approfondisce problematiche di interfaccia innovative.

E’ partita anche in Sicilia, dallo scorso mese di gennaio, la rivoluzione metodologica del mercato delle opere pubbliche, imposta dall’entrata in vigore progressiva – a cominciare dalle opere di importo superiore ai 100 milioni di euro fino a tutte entro il 2025 – dell’obbligo di progettare secondo la nuova metodologia Bim (Building information modeling), una visione in sette dimensioni dell’infrastruttura che fornisce ogni tipo di dettaglio a chi esegue i lavori in cantiere e che cristallizza il progetto come realizzato per le tecnologie Cloud e Blockchain di Impresa 4.0 al fine di favorire i successivi controlli di rispondenza prestazionale e gli interventi di manutenzione del manufatto realizzato in Bim.

Domani, 28 marzo, alle ore 9,30, presso la sede di Ance Sicilia, in via Alessandro Volta, 44, a Palermo, Regione, imprese e professionisti faranno il punto sul primo stato di attuazione della normativa.

Interverranno, fra gli altri, Fulvio Bellomo,dirigente generale del Dipartimento regionale Infrastrutture; Santo Cutrone, presidente di Ance Sicilia; Vincenzo Di Dio, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Palermo; Franco Miceli, presidente dell’Ordine degli Architetti di Palermo; e numerosi noti esperti del settore.

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