Scontro tra i sindacati dell’orchestra sinfonica siciliana e il commissario straordinario. I primi hanno “minacciato” l’impossibilità di riprendere i concerti per mancanza di organico, cosa seccamente smentita dal secondo.

La replica del commissario

Le vacanze organiche dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, questione ben nota ai sindacati, non possono essere stabilmente coperte attraverso concorsi pubblici per via del “blocco delle assunzioni” introdotto da una Legge Regionale del 2008. Non è prerogativa del commissario straordinario fare azione di lobbying nei confronti della classe politica per modificare l’attuale regolamentazione normativa del comparto degli organismi pubblici regionali. Questo è quanto dice il commissario Nicola Tarantino

Accuse respinte

“Prendo atto, con vivo stupore, della sterile polemica innescata dalla nota a firma delle segreterie aziendali Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, Fials-Cisal, nei giorni scorsi pubblicate dalla stampa, relativamente alla presunta inerzia della attuale gestione commissariale di fronte al “depauperamento” della pianta organica dell’Orchestra Sinfonica Siciliana”, dice Tarantino.

“Innanzitutto, la formulazione del predetto comunicato evidenzia scarsa dimestichezza con la terminologia in uso nella disciplina di organizzazione aziendale, atteso che la pianta organica di una struttura non si assottiglia con il progressivo pensionamento dei dipendenti. La pianta organica dell’Orchestra Sinfonica Siciliana è stata, nella sua ultima versione, approvata nel 2006 e continua ad essere ad oggi invariata, nella sua composizione di 104 componenti. Di contro, è il ruolo dei dipendenti orchestrali che si è ridotto a causa della quiescenza di taluni professori d’orchestra, tra i quali, purtroppo è vero, diverse prime parti”, dice il commissario

Niente concorsi, lo dice la legge

Sulla questione concorsi, Tarantino è chiaro: “Pur volendo sorvolare dalle questioni meramente terminologiche, il comunicato sindacale appare pretestuosamente distante dalla fedele rappresentazione del confronto intercorso con le rappresentanze dei lavoratori all’interno dell’azienda, in quanto le sigle firmatarie sono perfettamente a conoscenza, avendone ripetutamente discusso con l’attuale governance già dallo scorso anno, del fatto che alla FOSS è inibita per legge la possibilità di indire concorsi per la copertura delle vacanze organiche, in forza del permanente blocco delle assunzioni per gli organismi regionali statuito dall’art 1, comma 10 della L.R. n. 25/2008, come da ultimo modificato dall’art. 6 della L.R. n. 2/2015, che consente unicamente la scritturazione di figure artistiche per le esigenze di produzione stagionale, grazie ad una espressa eccezione in tal senso che la norma contempla a beneficio degli enti lirico-sinfonici (peraltro, con oneri finanziari non a carico del bilancio regionale).

Via alle audizioni

Per tali finalità, ha ribadito Tarantino, la Foss ha in corso proprio in questi giorni le audizioni per il conferimento delle idoneità inerenti alle posizioni orchestrali (prime parti e fila) ad oggi non coperte da dipendenti della Fondazione. Questa è l’unica soluzione al momento percorribile (e le sigle sindacali ne hanno piena consapevolezza) per assicurare la continuità artistica che merita l’Orchestra Sinfonica Siciliana, a breve impegnata nell’inaugurazione di una stagione concertistica 2022-2023 di straordinario livello, grazie al lavoro della Direzione Artistica della Fondazione.

L’attacco ai sindacati

Incomprensibile, infine, appare l’aspettativa dei sindacati in ordine a pressioni che la corrente gestione commissariale avrebbe dovuto condurre nei confronti nella politica. L’attuale governance, come è normale e giusto che sia, è stata sempre caratterizzata da profili di natura tecnica in tutti i suoi versanti, sia amministrativo-gestionale, sia artistico.

Non spetta al Commissario Straordinario frequentare le segreterie politiche per orientare le scelte normative dell’ARS, prerogativa che, viceversa, sarebbe a pieno titolo ascrivibile alle organizzazioni sindacali che costituiscono parte sociale e soggetto di confronto programmatico con le istituzioni governative e parlamentari della Regione Siciliana, attribuzione funzionale che, auspicabilmente, potrà essere esercitata con il nuovo C.d.A. di imminente nomina da parte delle competenti istituzioni regionali e comunali, rispondendo più compiutamente alle legittime aspettative dei dipendenti che le medesime sigle sindacali rappresentano a livello aziendale.

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