“È l’ennesima ordinanza regionale che prova a mettere fine agli ATO rifiuti per dare avvio al nuovo sistema di gestione dell’isola incentrato sulle società di regolamentazione dei rifiuti, le arcinote SRR previste dalla legge regionale 9 del 2010. In questi sette anni di mancata applicazione della legge regionale 9 annunciata nel 2010 quale modello di riorganizzazione del sistema rifiuti nell’isola, ben trenta ordinanze si sono susseguite senza riuscire a scalfire i detentori ‘dell’anciem regime’, i sindaci dei comuni”.
A commentare cosi la nuova ordinanza sulle Srr del governo regionale nel settore Rifiuti, sono Dionisio Giordano segretario regionale Fit Cisl Ambiente e Alessandro Miranda segretario provinciale Fit Cisl Palermo.
“Troppo spesso gli acronimi ATO ed SRR sono serviti a camuffare le responsabilità dei reali titolari del potere di gestione del servizio del ciclo integrato dei rifiuti nell’isola, i componenti dell’assemblea dei soci e cioè i sindaci dei comuni. Fatta salva – continuano – qualche eccezione, i presidenti degli ATO, liquidatori degli ATO e oggi i presidenti delle SRR sono spesso state figure di comodo per mantenere il sistema”.
Giordano e Miranda continuano “Non è un caso se, questa sovrapposizione di figure spesso prive di reale potere di gestione del servizio, ma di comodo, abbia determinato il caos rifiuti in tutta l’isola con immagini che hanno certificato come la Sicilia, sia lontana dall’essere una regione europea in tema di rifiuti. La Regione è stata spesso ingiustificatamente assente nel rendere operative le penalità a carico dei responsabili per logiche di natura squisitamente politica o per incapacità manifesta”.
Secondo la Fit Cisl,”i contenuti delle ordinanze che si sono susseguite, spesso sono stati condivisibili, ciò che è sempre mancata è stata la reale volontà politica di mettere fine ad un sistema colabrodo, pervaso da ombre di malaffare per avviarne uno nuovo nell’interesse dei siciliani e dei lavoratori del settore. Il 15 febbraio – concludono – verificheremo se questa volta il governo Crocetta porrà realmente fine, anche attraverso gli appositi commissari straordinari citati in ordinanza, a un sistema disastrato e mal gestito”.
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