Non è arrivata la tanto attesa ordinanza di autorizzazione al conferimento dei rifiuti indifferenziati nella discarica di Bellolampo. Adesso i sindaci dei Comuni del Palermitano, che da circa 3 settimane non possono conferire in maniera regolare i rifiuti, annunciano la linea dura dopo il tentativo di dialogo che ad oggi non ha portato a nulla.
La lettera al prefetto
I sindaci sembrano aver perso la pazienza. Quello di Cinisi, Giangiacomo Palazzolo, parla di brutte notizie per la sua comunità e di rischio che possa scoppiare un agrissima emergenza: “Ad oggi – afferma -, i sindaci della zona non hanno alcun riscontro sulla possibilità di scaricare a Bellolampo. Non posso chiedere ai miei cittadini di tenere a casa per 1 mese pannolini, pannoloni ed altro. E’ un problema di igiene pubblica che sta per esplodere. Assieme ad altri sindaci chiederò l’intervento del prefetto”.
La delusione
Ieri era stato il sindaci di Carini, Giovì Monteleone, ad avere alimentato le speranze che potesse arrivare questa agognata ordinanza del sindaco di Palermo Roberto Lagalla che permetterebbe di poter scaricare a Bellolampo. Monteleone aveva evidenziato di essersi messo in contatto con il neo assessore regionale all’Energia e rifiuti Roberto Di Mauro con cui aveva avuto un colloquio telefonico. L’assessore aveva confermato la sua attenzione rivolta ai dirigenti di Arpa e Asp per sollecitare i pareri necessari ad accompagnare l’ordinanza sindacale con la quale ci si aspetta che il sindaco di Palermo autorizzi l’accesso al conferimento a Bellolampo. L’assessore Di Mauro si sarebbe messo anche in contatto con il capo di gabinetto del sindaco Lagalla per raccomandare sollecitudine nella firma dell’ordinanza non appena pervenuti pareri.
L’assemblea dell’Anci
Ieri Lagalla ha presenziato alla sua prima assemblea dell’Anci da sindaco di Palermo ed ha parlato proprio del tema rifiuti: “La coniugazione tra qualità e tempestività della raccolta e l’efficienza del sistema di smaltimento dei rifiuti è un binomio indissolubile. A Palermo in questi pochi mesi abbiamo cercato di migliorare i tempi e la regolarità della raccolta con un conferimento che ancora prevede un volume in discarica a mio avviso oggettivamente eccessivo – ha ricordato Lagalla – Per cui bisogna potenziare la tecnologia e va definita la filiera del trattamento dei rifiuti, ed è su questo che ci stiamo impegnando in questi mesi redigendo un piano che fa riferimento al PNRR che mette a disposizione 60 milioni di euro”.
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