Parola d’ordine: approvare il bilancio 21-23. Sembra questa la delibera che ha la priorità nella folta agenda politica del sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Il ‘Professore’ ha chiesto ed ottenuto un incontro con i vertici regionali per discutere dell’importante documento contabile che riguarda Palazzo delle Aquile e non solo. Un atto che ha subito una battuta d’arresto, dopo che il Consiglio Comunale ha respinto la delibera sull’addizionale Irpef. Atto oggi rimodulato, con un grosso taglio rispetto agli aumenti previsti all’interno del piano di riequilibrio.

Orlando aveva chiesto l’intervento del commissario

Una riunione, quella che si sta tenendo all’assessorato all’Economia, in cui sarà presente l’assessore al Bilancio Sergio Marino, insieme ai vertici burocratici dell’Amministrazione Comunale. Incontro al quale erano stati invitati anche il presidente del Consiglio Comunale Totò Orlando, attaccato senza mezzi termini dal primo cittadino nelle scorse settimane, e il commissario regionale per il bilancio del Comune di Palermo Antonio Garofalo.

Quella sull’addizionale Irpef, non è la sola delibera propedeutica per il bilancio 21-23. Anzi, sono tanti gli atti che devono passare da Sala delle Lapidi. Ma, proprio in Consiglio Comunale, il sindaco non gode da tempo di una maggioranza numerica. Ciò nonostante l’appoggio esterno garantito dal Movimento 5 Stelle negli ultimi mesi. E, proprio a causa di ciò, il primo cittadino aveva invocato l’intervento del commissario per pervenire all’approvazione degli atti propedeutici e alla conseguente delibera di bilancio 2021/23.

L’annuncio dal Comune: “Entro fine aprile proposta di bilancio 21-23”

Confronto, quello intrapreso con la Regione, al quale il Comune di Palermo ha fatto seguire l’annuncio della redazione della proposta di bilancio 21-23 entro la prossima settimana. “La Giunta, per la parte di propria competenza, adotterà entro la fine della prossima settimana, sulla stregua di dette delibere propedeutiche, la proposta di bilancio 2021/2023. A questo punto spetterà al Consiglio comunale, o in via sostitutiva eventualmente al commissario appositamente nominato, adottare tanto le delibere propedeutiche quanto conseguentemente il bilancio 2021/2023″.

Un documento contabile che si lega a doppio filo alle sorti del piano di riequilibrio. Uno dei passaggi cardine dell’atto approvato a gennaio dal Consiglio Comunale è relativo al piano del fabbisogno del personale. Un fronte di stabilizzazioni del monte ore di alcune categorie di lavoratori che dovrebbero aumentare la funzionalità degli uffici comunali, soprattutto sul fronte tributario. Operazione parzialmente bloccata dalla mancata approvazione del bilancio 21-23 e di quello successivo 22-24. Da capire adesso cosa intende fare la Regione: se intervenire in prima persona o lasciare l’onere al Consiglio Comunale.

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