• Il sindaco Orlando scrive al presidente del consiglio comunale Totò Orlando
  • Tra le quattro delibere urgenti c’è anche quella dell’aumento della tassa sui rifiuti
  • Dario Chinnici, capo gruppo a Palazzo delle Aquile di Italia Viva, dice “No”

C’è anche l’aumento della Tari, la tassa sui rifiuti, tra le delibere urgenti da discutere e, di conseguenza, da approvare segnalate dal sindaco Leoluca Orlando al presidente del Consiglio comunale Totò Orlando.

Nello specifico Orlando si riferisce ai provvedimenti Tari 2020 “necessario – si legge nella lettera di Orlando – per erogare gli extracosti alla Rap ed evidentemente premessa condizione per la promessa stabilità finanziaria dell’azienda ed indispensabile premessa per la delibera per Pef Tari 2021″.

Gli altri punti della lettera del sindaco

Nella nota del sindaco Orlando che giunge “a seguito all’incontro con i capigruppo in consiglio comunale del 4 maggio ed in attesa di un preannunciato altro incontro” sono citati complessivamente quattro punti.

Troviamo nell’ordine il Bilancio consolidato 2020 “indispensabile per l’adozione di altri strumenti finanziari del 2021 e per tutte le operazioni di stabilizzazione ed aumento orario per dipendenti comunali”, il piano annuale 2020-2022 opere pubbliche “indispensabile per la presentazione della proposta di piano 2021-2023 e per investimenti con risorse già disponibili in attesa di indizione di gara a rischio di revoca da parte di Regione, Stato ed Unione Europea per oltre 500 milioni di euro”.

Ed Infine, il regolamento beni confiscati “necessario per un miglior utilizzo degli stessi”.

Qualche mese fa il consiglio comunale aveva bocciato sia il bilancio consolidato 2020 che (un mese fa) il piano delle opere pubbliche e Orlando aveva assicurato che le delibere sarebbero state riproposte al consiglio.

Il presidente di Sala delle Lapidi Totò Orlando ha girato la nota del sindaco ai consiglieri già in mattinata. “vediamo cosa diranno a seconda della loro sensibilità politica rispetto alle sollecitazioni arrivate dal sindaco – dice – i provvedimenti devono ancora arrivare in consiglio comunale, poi saranno inseriti all’ordine del giorno e sarà lo stesso consiglio a determinarsi sulla loro eventuale discussione”.

Chinnici, “Diremo no ad aumento”

La risposta di Dario Chinnici, capogruppo di Italia Viva a Palazzo delle Aquile non si è fatta attendere.

“Il sindaco Orlando vuole l’aumento della Tari a Palermo e Italia Viva, coerente con le proprie posizioni, dirà no opponendosi in tutti i modi all’innalzamento delle tasse”.

Chinnici continua: “Con la sua lettera al consiglio comunale, Orlando ha finalmente gettato la maschera: la rottura del patto di maggioranza e gli attacchi al nostro partito non erano dovuti a presunte alleanze con la Lega, che Italia Viva non ha mai cercato e invece il sindaco ha provato a fare sottobanco, ma alla nostra ferma opposizione all’aumento della Tari, utile solo a coprire i fallimenti di questa amministrazione che, dopo aver cacciato Peppe Norata dalla Rap per le sue legittime critiche alla Regione, adesso si trova con un’emergenza rifiuti alle porte. Orlando pensi a risolvere i tanti problemi della città, invece di aumentare le tasse”.

SCOMA, “ASSURDO AUMENTARE LA TARI”

Francesco Scoma, parlamentare nazionale di Italia Viva, ha affermato: “Chiedere un aumento della tassa dei rifiuti ai palermitani, in un momento tanto delicato dove dalla giunta non c’è rispetto e nessuna attenzione verso la città, è veramente assurdo. Pensare di ripianare il passivo con l’aumento delle imposte conferma l’inadeguatezza del Sindaco Orlando che continua a scaricare sulla cittadinanza e sulle imprese le responsabilità fallimentari delle sue decisioni politiche”.

“Non si può andare avanti così senza nessuna strategia e senza nessuna risposta concreta alle famiglie che vivono in una città oramai completamente abbandonata al suo destino. Sono cambiati gli assessori ma i problemi sono anche peggiorati: al ‘Rotoli’ mille bare in attesa di sepoltura, rifiuti in ogni angolo e strade ridotte a groviera. Italia Viva non voterà mai questo è nessun altro aumento delle imposte. Orlando prima lascia meglio è: non possiamo permetterci di vedere Palermo sempre più nel baratro”, ha concluso.

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