Rendere un’imbarcazione a misura di diversamente abile: questo è lo spirito con il quale gli studenti della scuola di disegno industriale di Palermo, su spinta dell’ordine degli ingegneri, hanno realizzato dei concept per permettere alle persone in carrozzina di muoversi all’interno della barca “Our Dream”, bene confiscato alla mafia e consegnato lo scorso anno alla Lega Navale di Palermo. Idee presentate questo pomeriggio nella sede dell’ordine profesisonale di via Francesco Crispi. Un seminario al quale sono intervenuti Giuseppe Marannano e Antonio Mancuso, docenti dell’università di Palermo, nonchè Giuseppe Tisci e Nicola Vitello, rispettivamente ex presidente e neo presidente della Lega Navale di Palermo.
La collaborazione fra Lega Navale ed Ordine degli Ingegneri
Ad accoglierli il presidente dell’ordine degli ingegneri di Palermo Vincenzo Di Dio, il quale ha così presentato l’iniziativa. “Il progetto renderà questa barca accessibile ai diversamente abili. Il nostro ruolo è stato quello di mettere su un team che ha coinvolto i professori Marannano e Mancuso. Con la disponibilità di studenti capaci siamo riusciti ad elaborare questi progetti da consegnare alla Lega Navale, al fine di ottenere lo scopo voluto. Gli studenti del corso di disegno industriale sono stati suddivisi in tre gruppi, elaborando i propri progetti in autonomia applicando tutto alla fattispecie della barca “Our Dream”. Ognuno con una sua specificità, tanto che abbiamo ritenuto di dovere premiare questi ragazzi“.
I progetti da applicare all’imbarcazione
Modelli tridimensionali per elaborare le modiche necessarie e rendere idonea e funzionale l’imbarcazione, fornendo tutta la documentazione tecnica del progetto e la successiva produzione. A spiegare il funzionamento dei futuri asset da installare sull’imbarcazione sono state Francesco Lo Cascio e Gabriele Azza, studenti della scuola di disegno industriale che hanno spiegato il meccanismo con il quale i diversamente abili potranno accedere alla barca. “Sarà una pedana dove la persona salirà con la carrozzina. La stessa scenderò perpendicolarmente alla pavimentazione. Il progetto è stato realizzato in maniera tale che la struttura, arrivata all’altezza del pavimento, sparisce e si allinea con il suolo. L’abbiamo progettata così in modo da apportare il minor numero di modifiche all’esistente – hanno sottolineato -. Tanto è vero che le modifiche che andrebbero fatte sarebbero molto poche. Si dovrebbero eliminare soltanto un paio di pezzi per modificarli con quelli che abbiamo progetto noi. Per il resto, sarebbe solo componentistica aggiuntiva che sarebbe alimentabile con il sistema elettrico della nave”.
La storia di “Our Dream”
Our Dream è una nave che, lo scorso anno, fu messa a disposizione dal Tribunale di Palermo e destinata alla Lega Navale di Palermo. L’imbarcazione, destinata in passato dalla malavita organizzata allo spaccio di stupefacenti, rappresenterà un simbolo dell’inclusione, diventando una fra le prime imbarcazioni a vela accessibile dai diversamente abili. Sulla barca sono stati già condotti in passato i primi lavori urgenti di manutenzione straordinaria, nonchè alcuni grossi interenti di restyling per rendere tutti i locali dell’imbarcazione accessibile alle persone in carrozzina.
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