Francesco Paolo Chiofalo, 37 anni, è morto dentro il Pagliarelli-Lo Russo per causa ancora da accertare. Sarà l’autopsia, effettuata ieri nel primo pomeriggio, ma i cui risultati non sono stati resi ancora noti, a stabilire le cause della morte del giovane detenuto. Lo riporta il Giornale di Sicilia. La notizia è stata comunicata ai familiari del detenuto al telefono ma senza versione ufficiale sulla morte, come sostiene l’avvocato Massimiliano Russo. Dopo il decesso è stata disposta l’autopsia dalla Procura di Palermo che ha aperto un fascicolo.

La famiglia chiede che sia fatta luce

L’uomo al Pagliarelli stava scontando una condanna definitiva per furto ed evasione. Doveva uscire il prossimo ottobre. Ora la famiglia chiede che sia fatta luce sulle cause della morte – fa sapere il legale – e vogliono sapere se il loro congiunto sia stato curato adeguatamente. Il carcere avrebbe, infatti, comunicato alla famiglia soltanto il decesso, senza dare dettagli su cause e circostanze. Neppure l’avvocato è stato informato. Certo è che, da tossicodipendente, Chiofalo aveva diritto a un’assistenza particolare e a essere seguito in maniera adeguata nel carcere.

I casi di morte al Pagliarelli

Lo scorso gennaio morì Massimo Bottino, 52 anni, al Pagliarelli mentre scontava una condanna a 12 anni. L’uomo, detenuto nella struttura penitenziaria, morì all’ospedale Buccheri La Ferla, dove era arrivato dal Civico in coma. In carcere era stato isolato e curato pensando che avesse il Covid salvo poi scoprire che si trattava di una leucemia fulminante. A ottobre 2020 due decessi a distanza di 24 ore. Erano due palermitani di 38 e 48 anni, il primo deceduto nonostante le manovre di rianimazione eseguite dal personale in servizio nell’istituto penitenziario. Il secondo si sarebbe sentito male mentre era nella sua cella, ma la corsa in ospedale fu inutile. Si ipotizzarono due infarti.