A Palazzo dei Normanni è possibile andare “oltre” il reale e tuffarsi nel virtuale. È stata inaugurata questa mattina “meta” experience, si tratta di uno spazio in cui è possibile vivere l’arte in una dimensione proiettata al futuro.

Innovazione tecnologica in ambito culturale

L’iniziativa, cofinanziata da Invitalia e dal ministero della Cultura nell’ambito di “Cultura Crea”, è stata promossa dalla Fondazione Federico II in collaborazione con Forma Rei, onlus che lavoro allo sviluppo dell’innovazione tecnologica in ambito culturale. Alla preview per la stampa erano presenti il direttore della Fondazione Federico II Patrizia Monterosso, l’assessore regionale ai Beni culturali Alberto Samonà e Giorgio Gori di Forma Rei.

Opere d’arte dissolte e ricomposte in 3D, l’identità digitale dei capolavori

Entrando nello spazio “meta”, il visitatore potrà assistere alla smaterializzazione virtuale di un’opera d’arte che viene dissolta in una miriade di punti e poi ricomposta in 3D. Si troverà al cospetto del ritratto marmoreo originale di Ottaviano Augusto, risalente al I secolo D.C., alla sua smaterializzazione e ricostruzione in materiale ecocompatibile. Ad attenderlo ci saranno altre due sorprese: il “Giovinetto di Mozia” in veste pop, colore rosso, e il “Satiro danzante”, librato nell’aria. La digitalizzazione di un’opera d’arte non è un esercizio di bravura tecnologica, ma consente di archiviare l’identità digitale di un capolavoro, preservandolo da distruzioni o tentativi di contraffazioni.
Il visitatore vivrà anche l’esperienza di “Quickscan”, cioè di essere scansito in pochi secondi e ricevere la propria identità digitale: da conservare per i posteri o, magari, per realizzare il proprio busto.

Monterosso: “Salvaguardare il patrimonio culturale e promuoverlo”

“La digitalizzazione – ha detto Patrizia Monterosso – è uno strumento al servizio della fruizione delle opere d’arte. Contribuisce a valorizzare il patrimonio culturale salvaguardandone l’identità in caso di guerre e trafugamenti, ma è anche un ausilio per la sua promozione, per spingere i visitatori a ricercare e ammirare gli originali”.

Samonà: “Guardare all’arte con occhi nuovi”

“Guardiamo all’arte – ha detto Samonà – con occhi nuovi. Questa esperienza arricchisce la fruizione artistica. Sempre più in Sicilia la cultura può diventare traino”.

Gori: “Riprodurre le opere d’arte in ogni parte dell’universo”

Per Gori, questa nuova frontiera ci proietta in un futuro ancora più lontano: “Non dobbiamo pensare solo alle catastrofi, quando l’uomo colonizzerà un altro pianeta non potrà portare con sé tutte le opere d’arte, ma potrà riprodurle all’infinito in ogni parte dell’universo”.

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