Sul caso Ita-Almaviva torna a parlare il deputato nazionale Adriano Varrica che denuncia l’assenza del governo Draghi nella gestione di una crisi che mette a rischio più di 600 lavoratori del settore call center. “Nonostante le continue pressioni – dichiara Varrica – ad oggi non è stato convocato il tavolo istituzionale per gli oltre 600 lavoratori di Almaviva che da 20 anni gestiscono il call center di Alitalia. E nel silenzio del governo, la società che si farà carico del servizio clienti della nuova società pubblica Ita, invece di ragionare sui lavoratori di Almaviva che dovrebbero essere oggetto della clausola sociale, cerca personale in Romania”.

Una novità nell’aria

Il fatto che si cerchi personale all’estero, eterna querelle attorno alla quale viaggia ogni nuova commessa da affidare ai call center in cerca sempre spasmodica di economie e risparmi, è un campa nello d’allarme non indifferente. “Se non vi è alcuna sensibilità istituzionale nei confronti di queste famiglie e di queste professionalità – aggiunge Varrica — il ministro Orlando e il ministro Giorgietti ci mettano la faccia e se ne assumano la responsabilità, oppure convochino subito il tavolo chiesto da oltre un mese”.

La vertenza come si è sviluppata

Nei giorni scorsi Almaviva ha avanzato una richiesta urgente per la convocazione di garanzia in sede istituzionale delle parti interessate, al fine di scongiurare le conseguenze del mancato rispetto della clausola sociale nel cambio appalto per il call center di ITA spa (Italia Trasporto Aereo), che mette a rischio immediato la continuità occupazionale di centinaia di lavoratori a Palermo e Rende, impegnati da vent’anni sul servizio assistenza clienti per Alitalia. Ita spa, società interamente pubblica, ha assegnato ad altro fornitore la gara per la gestione dei servizi di contact center, sostitutivi di quelli tuttora in capo ad Alitalia, senza applicare la clausola sociale prevista per il settore dei call center in outsourcing che, in base al Ccnl di settore e alla legge, riconosce il diritto alla prosecuzione del rapporto di lavoro con l’eventuale nuovo fornitore delle stesse attività.

Il bando contestato dall’azienda

Il bando Ita, con termini senza precedenti per gare di simili dimensioni, è stato reso noto sabato 31 luglio, chiuso nelle successive due settimane di agosto e assegnato nei giorni scorsi, fissando a breve la partenza di un servizio caratterizzato dalle stesse attività che Almaviva Contact eroga per l’analogo customer care Alitalia, attraverso 621 persone specificamente formate, oltreché dalla previsione di volumi di lavoro persino crescenti rispetto a quelli attuali.

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