Il Palermo ripartirà dalla Serie D e per rifarlo si affida a Rosario Pergolizzi, l’unico allenatore, anche se ormai 10 anni fa, che ha vinto uno scudetto con i colori rosanero. Quello era il Palermo Primavera e la prima squadra disputava ben altri campionati rispetto a quello da dove ripartirà. Proprio questo pomeriggio Rosario Pergolizzi è stato presentato ufficialmente alla stampa; al suo fianco Renzo Castagnini che avrà il ruolo di Ds.

Il nuovo Ds rosanero ha un passato anche tra le fila della Juventus dove è stato responsabile degli osservatori e del settore giovanile. Negli occhi di Rosario Pergolizzi, palermitano di nascita, si è vista un po’ emozione durante la conferenza stampa: “Onoreremo questa maglia e faremo il bene della città dei tifosi e del Palermo. Sono più esplicito e diretto nei campi di calcio, queste situazioni mi appartengono poco. Sono onorato di avere davanti tutte queste persone, vi ringraziamo anche per il tempo che ci dedicate.

C’è tutto per trovare gli stimoli e lo spirito di sacrificio. Troveremo tanti siciliani che giocheranno in squadre che non sono il Palermo, c’è tutto per trovare gli stimoli e lo spirito di sacrificio, servirà intensità e cattiveria agonistica. Va bene Palermo, la città e i tifosi ma noi dobbiamo rispettare l’avversario ed essere convinti di non arrivare secondi e delle nostre probabilità. Vogliamo dare delle soddisfazioni, cercheremo di fare il meglio possibile”.

Pergolizzi ha spiegato cosa l’ha convinto ad accettare l’offerta da parte del Palermo: “È un onore essere al Palermo. Ho accettato perché credo nella società e nelle persone. Se ritieni ci siano persone professionali come Sagramola, Argento o Castagnini allora dici di sì. Dobbiamo ragionare nella stessa maniera per un unico obiettivo ma ho scelto Palermo per la società, devi dare importanza alle persone che vivono e amano Palermo. La vedo così, è stato fondamentale la società e i professionisti della società”

Pergolizzi ha già allenato in Serie D e, proprio per questo motivo, sa con quale modulo converrebbe al Palermo giocare per non avere difficoltà: “Modulo? Per quanto mi riguarda, ok che facciamo tutto insieme alla società ma il modulo lo sceglie il tecnico. Meglio precisare questo, le scelte vengono fatte con un modulo che sappiamo useremo nel campionato, non ci saranno cambiamenti in corsa. La formazione la sceglie l’allenatore. Faremo il 4-3-1-2, in D devi cercare di sfruttare gli attaccanti ma lavoreremo anche in fase difensiva”.

Sono tanti i nomi che in questi giorni circolano per quanto riguarda il Palermo, alcuni di questi sarebbero un cavallo di ritorno come Caracciolo e Santana: «Santana o Caracciolo idonei alla D? Assolutamente sì. Questo non significa averli presi, chi si propone non deve pensare ai soldi ma deve sapere che c’è solo voglia di fare e sacrificarsi. Ma per ora non ci sono soldi e la priorità è sapere la città dove vado, prima di prendere un calciatore cerchiamo di capire le sue caratteristiche. Sarà fondamentale anche la vita fuori dagli allenamenti, bisognerà anche andare a letto alle 10, siamo professionisti sia che si abbiano 38 anni o a 15 sarà il modo in cui vivi e come fai lo sport che saranno importanti”.

Il ritiro per il Palermo sarà importante perché i calciatori si conosceranno e conosceranno l’allenatore e le sue richieste: “Andare direttamente a Petralia Sottana il 12 agosto per il ritiro? Dovremmo andare direttamente a Petralia, ma potremmo fare qualcosa qui per conoscerci. Se riuscissimo a fare qualche giorno prima qui non sarebbe male. Dobbiamo capire se sarà possibile avere a disposizione il campo. Sarebbe importante eventualmente iniziare qualche giorno prima».

In chiusura il tecnico parla delle richieste da parte della proprietà: «Di Piazza me l’ha detto in americano, Mirri in palermitano: “A’mu a vinciri e basta».

Accanto a Pergolizzi c’era Renzo Castagnini, anche lui si dice emozionato: “C’è  un po’ di emozione, si parla di Serie D ma non sembra. Sono onorato di essere qui oggi, sono consapevole che è un lavoro difficile ma sono convinto che è un lavoro importante e che si può fare bene. Inutile fare promesse, dobbiamo solo vincere e ci proveremo e lo faremo con tutte le nostre forze”.

Il nuovo Ds del Palermo sa benissimo che il campionato avrà inizio l’1 settembre e dovrà lavorare per mettere a disposizione di Pergolizzi per affrontare il campionato: “Credo che l’unica difficoltà, per ora, è il tempo e dobbiamo fare in fretta. Potremmo fare degli errori ma il tempo è questo dobbiamo sfruttarlo al meglio. Costruiremo una squadra mista secondo le regole ma siamo certi che sarà una squadra competitiva”.

Uno dei primi acquisti del nuovo Palermo potrebbe essere l’attaccante Ricciardo, il Ds, comunque, non si è sbilanciato sulla trattativa: “Trattativa per portare Ricciardo a Palermo chiusa? Cose fatte non ce ne sono, lui è molto avanti. Ma prima bisogna farle le cose e poi dirle, inutile fare smentite o altro. Non è per manchevolezza nei vostri riguardi ma è per serietà professionale che noi siamo abituati a far così, prima firmiamo e poi ve lo dico”.

Castagnini cercherà di costruire una squadra secondo le esigenze di Pergolizzi: “Una delle prime cose chieste al tecnico è stata proprio il sistema di gioco, in base a quello a cercheremo di dare giocatori adatti a quel sistema. È stata una delle prime cose di cui abbiamo parlato e credo sia un problema risolvibile. Guardo le qualità dei giocatori e sopratutto la gente che ha voglia di lottare in Serie D. Se prendi giocatori bravi che hanno l’animale dentro faremo bene, ci sono tanti giocatori che stiamo valutando e cercheremo di prendere i migliori, sia palermitani che non”.

Durante la conferenza stampa di presentazione di sabato della nuova proprietà è stato dichiarato che il budget per costruire la squadra sarà di 1 milione mezzo. Su questo Castagnini si è espresso così: “Un milione e mezzo per la D? Conosco bene Sagramola e i conti li sa fare bene, se i conti sono questi torneranno”.

Per la Serie D sarà importante avere degli under perché è fatto obbligo giocare con un ’99, due ’00 e un ’01: “Questione under? Dobbiamo fare meno confusione possibile, sappiamo perfettamente quanti giovani ci servono. Abbiamo le idee chiare per costruire la squadra in questa categoria, non è col numero che si fanno le squadre. Servono squadre omogenee e una squadra allenabile che abbia le sue idee”.

Le idee quindi sono chiare per la dirigenza del Palermo. Adesso bisognerà lavorare per mettere a disposizione di Pergolizzi una squadra che possa dire la sua, senza timore delle avversarie, e lottare per la vittoria del campionato di Serie D.

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