Palermo sarà la città federiciana per eccellenza.
Per due giorni, martedì 14 e mercoledì 15 marzo, Palermo ospiterà a Palazzo Reale nella Sala Pier Santi Mattarella le due Giornate di studi internazionali per discutere delle influenze politiche, culturali, economiche e sociali del periodo svevo normanno sulle città mediterranee. “Palermo e le altre. Capitali mediterranee nell’età dei Normanni e di Federico II” è questo il titolo eloquente del convegno organizzato dalla Fondazione Federico II in collaborazione con l’Officina di Studi Medievali di Palermo.
L’iniziativa vanta l’appoggio, il patrocinio e il supporto dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali, del Polo Museale d’Arte Moderna e Contemporanea, del Museo Regionale Palazzo d’Aumale. Sotto il profilo, invece, accademico parteciperanno studiosi, docenti e relatori provenienti dalle più importanti università italiane e europee come quella di Bamberga, di Lisbona, di Oxford, di Evora, di Girona e naturalmente l’università di Palermo, Catania, Napoli.
La giornata di martedì 14 marzo aprirà alle 15,30 con i saluti di rito da parte del presidente della Fondazione Federico II, Giovanni Ardizzone; l’assessore regionale ai Beni Culturali, Carlo Vermiglio; la direttrice del Polo Museale d’Arte Moderna, Valeria Li Vigni; e il presidente delle Officine di Studi Medievali, Diego Ciccarelli. Nella sessione pomeridiana interverranno la docente Teresa Sardella (Università di Catania); Giovanni Coppola (Università Suor Orsola Benincasa di Napoli); Horst Enzenberger (Università di Bamberga).
La giornata di mercoledì 15 marzo comincerà, invece, alle ore 9 e avrà una sessione mattutina e una pomeridiana; di mattina gli interventi di Salvatore Fodale (Università di Palermo); Ferdinando Maurici (Museo Regionale di Terrasini); nel pomeriggio Virgilio Martinez Enamorado (Università di Malaga); Fernando Branco Correia (Università di Evora); Hermenegildo Nuno Fernandes Gouveia (Università di Lisbona); Maria Elisa Varela-Rodriguez (Università di Girona) e Jehnny Johns (Università di Oxford).
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