Il sottopasso di via Crispi, a Palermo, continua a vivere un lungo periodo di abbandono ed incuria da maggio 2019. A dimostrare la palese situazione di logorio della struttura vi è lo stato dei muri laterali, i cui ferri portanti sono stati esposti alle intemperie e si sono così ossidati.

L’azione delle acque meteoriche è evidente, palesata dall’umidità presente sui coprimuro e dai pezzi di calcinacci caduti sul marciapiede laterale. Una situazione lapalissiana di deterioramento dell’opera, tale da rendere necessario un doppio restringimento di carreggiata per motivi di sicurezza.

Ma, al momento, si è assistito soltanto ad un lento procrastinare la partenza degli interventi. Tra limiti di velocità abbassati e chiusure parziali della sede stradale, il quadro rimane sempre uguale. A passare è soltanto il tempo, quello si inesorabile. Un’opera di manutenzione ordinaria e straordinaria inserita già nell’accordo quadro 2017-2020 ma che, ad oggi, non è mai iniziata. Stato di stasi evidenziato da una selva di piante cresciute ai lati della carreggiata. Fra queste spicca una palma, elevatasi rigogliosa sul ciglio della strada del sottopasso.

Un’arteria centrale, che taglia in due piazza XIII vittime e che rappresenta una struttura chiave anche per il passaggio dei mezzi pesanti, viste le limitazioni a cui sono sottoposte importanti arterie viarie della città, come ad esempio il ponte Oreto e il ponte Corleone, e vista la presenza degli ingressi del Porto, presso i quali si creano code lunghe anche diverse centinaia di metri nelle ore di punta.

Dall’accordo quadro ad oggi: la stasi dei lavori sul sottopasso di via Crispi (VIDEO)

L’amministrazione che aveva annunciato l’inizio dei lavori sul sottopasso già nel mese di gennaio con un comunicato stampa, nel quale l’assessore alle manutenzioni Maria Prestigiacomo sottolineava che “proprio quello di via Crispi sarà fra i primi interventi, essendo il progetto dell’intervento già pronto“.  Un contratto quadro poi firmato il 9 febbraio 2021 con la ditta appaltatrice dei lavori, ovvero la Tecno Costruzioni. Ma è proprio l’azienda stessa ad attendere, ancora oggi, comunicazioni dal Comune sull’avvio dei lavori, chiedendo all’Amministrazione inoltre almeno un mese di preavviso per potersi organizzare al meglio.

Ed è proprio il ritardo sugli interventi di manutenzione dell’area uno dei punti che è stato portato nella mozione di sfiducia diretta proprio nei confronti dell’assessore alle manutenzioni e depositata lo scorso 5 giugno a Sala delle Lapidi. Un atto politico senza effetti vincolanti, nel quale però i firmatari sottolineavano i “disagi alla mobilità, alla vivibilità anche economica di interi comparti imprenditoriali gravemente danneggiati. Ad oggi infatti i lavori non sono neanche iniziati – scrivevano i consiglieri comunali nell’atto  -, nonostante l’area sia inadeguatamente transennata da anni, restringendo la carreggiata con determinazione di stato di pericolo per gli automobilisti che la percorrono anche a velocità sostenuta“.

L’attacco di Giulia Argiroffi

Una situazione sintetizzata così dalla consigliera comunale del gruppo “Oso” Giulia Argiroffi. “Il cantiere non è mai partito. Ci sono dei cartelli di “lavori in corso” e dei restringimenti di carreggiata del sottopasso. Ciò in attesa che si intervenga con lavori di manutenzione straordinaria. L’accordo quadro, nonostante si chiami 2017-2020, è stato siglato soltanto a febbraio 2021, con estremo ritardo. Tali lavori non comprendono prestazione professionali, dunque la progettazione rimane all’Amministrazione comunale“.

L’esponente politico del capoluogo siciliano fa il punto della situazione sui lavori da condurre sulla struttura. “Ci sono, e sono evidenti, diffusi ammaloramenti dello strato di finitura e dei ferri di armatura, sia delle pareti di contenimento che anche nell’intradosso dei due ponti della  rotonda. In questo momento la carreggiata è ristretta perché esiste evidentemente il rischio di caduta di pezzi di copriferro”.

Non mancano i riferimenti all’assessore alle manutenzioni Maria Prestigiacomo, a cui proprio la consigliera di Oso ha chiesto un confronto sul tema. “Noi l’abbiamo convocata in Commissione, anche se già da metà luglio e per tutto agosto convocare Uffici ed Assessori è più difficile di quanto lo sia stato per tutto l’anno. Ciò perché sono in ferie, meritate viste le grandi fatiche di cui sono stati capaci – attacca ironicamente la Argiroffi -. Ma davanti ad una città in ginocchio e un’inefficienza del genere, ci si aspetterebbe un atteggiamento più attivo e propositivo“.

“Vogliamo adottare la palma”

Giulia Argiroffi prende poi ad esempio la famosa palma che si trova in via Crispi, per palesare l’incuria e l’abbandono nell’area. L’esponente di Sala delle Lapidi, amareggiata dall’assenza di novità sulla ristrutturazione del sottopasso, propone un appello decisamente “green”. “Le immagini parlano da sé. Tra rifiuti, cantiere aperto ma lavori mai partiti, disagi alla mobilità, spazzatura, sporcizia e pericolo per chi attraversa il sottopasso, credo che gli ingredienti ci siano tutti. C’è una palma cresciuta spontaneamente. Ha avuto tutto il tempo di crescere. Nonostante tutto riesce a sopravvivere. Noi vogliamo adottarla e augurarci che, se un giorno dovessero partire i lavori, si trovi per lei una soluzione, in modo da poter crescere in condizioni più adatte alla vita“.

 

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