“Stanotte Palermo si è ferita di nuovo. Un ragazzo è morto in via Spinuzza, nel cuore della nostra movida, e, secondo una prima ricostruzione, è intervenuto per sedare una rissa”.
Così Rosa Di Stefano, presidente di Federalberghi Palermo, esprime il proprio dolore e la propria indignazione per la tragedia che ha scosso la città.
Il dolore di una città che si sta perdendo
“Sono profondamente addolorata, come donna, come madre e come cittadina di questa città che amo e che ogni giorno, per la mia categoria, cerco di rappresentare con orgoglio. Ma oggi prevale solo il dolore, e la rabbia di chi non vuole più assistere in silenzio a questa deriva”.
Di Stefano ricorda che appena pochi giorni fa Federalberghi aveva incontrato il prefetto Mariani e il sindaco Roberto Lagalla per affrontare il tema della sicurezza in città.
Serve sicurezza e deve diventare tema primario
“La sicurezza non è un tema secondario, è la base su cui poggia tutto, il turismo, il lavoro, la vita quotidiana. Chiediamo con forza un piano forte, coordinato e visibile di presidio del territorio, per restituire fiducia e protezione a chi vive e lavora a Palermo”.
“Palermo merita notti di bellezza, non di sangue. Merita giovani che sognano, non che muoiono. E noi abbiamo il dovere morale di non abituarci mai a tutto questo”.
Il pensiero della presidente Di Stefano va infine alla vittima e ai suoi familiari. “Questo dolore deve diventare coscienza collettiva. La città ritrovi la sua anima, la sua pace e la forza di cambiare davvero”.
Cisl: “Tutta palermo piange, violenza è fallimento di tutti”
“L’ennesima vittima della violenza di strada, della costante voglia di sopraffazione dell’altro, dell’assenza di valori e punti di riferimento, del disorientamento totale in cui vivono alcuni giovani. Tutta Palermo piange l’ennesima giovane vita persa senza un perché, siamo vicini alla famiglia. Serve un intervento immediato i cittadini hanno paura” afferma Federica Badami segretaria generale Cisl Palermo Trapani.
“Il fallimento è di tutti se le giovani generazioni pensano che armarsi di odio e violenza, sia il modo di vivere la città. Le risse sono all’ordine del giorno, i commercianti del centro storico non si sentono al sicuro e spesso a farne le spese della violenza diffusa, che non proviene solo dalle giovani generazioni, sono anche i lavoratori”.
Badami aggiunge, “ma l’accesso alle armi a Palermo, anche ai giovani, è diventato così semplice? E’ una riflessione che rappresenta un punto di partenza su cui possano lavorare insieme coloro i quali abbiano a cuore la città”.
“Ad aggravare tutto c’è la percezione della sicurezza della città, che sta cambiando agli occhi di coloro i quali la vivono e anche coloro i quali la guardano come turisti, e questo potrebbe provocare danni non solo economici ma anche di immagine di una città bellissima che ha sempre tanto da offrire”. Badami conclude “bisogna rispondere uniti allo sbando con una strategia di prevenzione che partendo dalle scuole diffonda i principi di rispetto per la vita altrui, di tolleranza, di ripudio dell’uso delle armi, e a ciò serve unire misure immediate e concrete contro la malamovida e per la sicurezza dei cittadini.
Lo Stato deve far sentire la sua voce, attraverso presidi del territorio che garantiscano controlli continui e costanti, agendo però, anche, su un lavoro congiunto sul fronte preventivo che sia lungimirante e strutturale, la città è ormai in emergenza”, conclude Badami.
Uil: “Urgente intensificare l’azione delle forze dell’ordine”
La Uil Sicilia, guidata da Luisella Lionti, esprime profondo dolore e sdegno per l’ennesima tragedia che ha colpito la città di Palermo: la morte di un giovane di soli 21 anni, vittima di un agguato mentre cercava di sedare una rissa. “È inaccettabile che chi si impegna per la pace e la convivenza civile venga colpito con tale violenza”, afferma la stessa segretaria generale Luisella Lionti che aggiunge-. La Uil Sicilia chiede con urgenza alle istituzioni e alle forze dell’ordine di intensificare la loro presenza e azione sul territorio per garantire sicurezza e rispetto della vita soprattutto nei quartieri più sensibili della città. Esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà alla famiglia del giovane, ai suoi amici e a tutti coloro che lottano quotidianamente per una Palermo più giusta e sicura”. La Uil Sicilia ribadisce il proprio impegno nel sostenere ogni iniziativa volta a combattere fenomeni di violenza e a promuovere un clima di dialogo e legalità.
Legacoop: “Una tragedia che ci interroga tutti
Legacoop Sicilia esprime profondo cordoglio e indignazione per l’omicidio di Paolo Taormina, giovane di 21 anni ucciso questa notte nel quartiere Olivella di Palermo, mentre tentava di fermare una rissa per difendere un ragazzo aggredito. Un gesto di coraggio e umanità, spezzato da una violenza insensata che ha colpito nel cuore della città, a pochi metri dal Teatro Massimo, davanti al locale gestito dai suoi genitori. Di fronte a questo ennesimo episodio di brutalità, non possiamo rimanere indifferenti. Come cooperatori, come cittadini, come esseri umani, sentiamo il dovere di intervenire.
Per i presidente Filippo Parrino e il responsabile Legalità e Beni Confiscati Francesco Citarda “La morte di Paolo Taormina è una tragedia che ci interroga profondamente. Non bastano più parole di circostanza o misure emergenziali. È tempo di costruire un patto educativo forte e duraturo tra scuola, famiglie, società civile e cooperazione. La nostra società rischia di andare in frantumi sotto il peso di una violenza che si ripete, a Palermo come a Monreale, senza tregua. Da cooperatori, crediamo nella responsabilità condivisa. Ognuno deve fare la propria parte, con gli strumenti che ha a disposizione. Non solo deterrenza, ma prevenzione, ascolto, formazione. Paolo ha perso la vita per difendere un altro ragazzo. Il suo gesto ci obbliga a non voltare lo sguardo. È tempo di agire, insieme”.
Inevitabilmente Legacoop Sicilia si unisce al dolore della famiglia Taormina e rinnova il proprio impegno per una Sicilia più giusta, più sicura, più solidale.






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