I paradossi dell’emergenza Covid19. Quella che doveva essere una disposizione per garantire la sicurezza, si rivela, viceversa, una trappola. Grazie, o per meglio dire, a causa dell’emergenza Covid19, i protocolli per il contenimento della pandemia prevedono, tra le altre disposizioni, l’eliminazione dello strumento che distribuisce i biglietti elimina code dagli uffici postali, dalle banche e da tutti gli altri uffici in cui si prevede possano crearsi delle file di utenti. 

Come risultato, non solo si creano file interminabili ma anche viene aumentato il rischio contagio a causa di un fenomeno che chi ha scritto la norma non ha previsto. Davanti ad una fila di centinaia di persone è impossibile mantenere un turno ordinato, per questo in molti casi si ricorre alla classica lista in cui chi prende il turno scrive il proprio nome. E qui casca l’asino. Accade di frequente, infatti, di non portare con sé una penna per poter scrivere il proprio nome. Così una penna viene passata di mano in mano tra gli utenti. Una prassi quasi normale ma forse non in tempi di Covid19. 

Un episodio simile accade in un ufficio postale di via Regione Siciliana, a Palermo. Qui gli utenti, come si deve dal video, sono costretti a fare il turno utilizzando un foglio appeso davanto l’entrata della filiale. Chi non la porta da casa, è costretto, inoltre, per poter scrivere il proprio nome nella lista, ad utilizzare una penna usata dagli altri utenti. Tutto questo in barba alle disposizioni anti Covid. Poste Italiane, precisiamo, è del tutto estranea a quanto accade poichè ha dovuto adeguare le entrate alle normative che prevedono, appunto, l’eliminazione dell’elimina code.  “Il turno fatto con una penna toccata da centinaia di persone al giorno – segnala un utente delle Poste a BlogSicilia –  Qual è la sicurezza offerta da Poste Italiane nel corso dell’emergenza Covid19?”.