I presidenti dei quattro Parchi regionali siciliani, pur non svolgendo mansioni strettamente dirigenziali, in nome del cosiddetto spoils system sono stati revocati. Lo hanno appreso, ufficialmente, la vigilia dell’Epifania, attraverso una comunicazione che li preavvisava dell’avvio del procedimento ai sensi dell’articolo 3 ter della legge regionale 22 del 1995.

Le esigenze della politica

Insomma, i presidenti dei Parchi, impegnati a vario titolo in una moltitudine di iniziative promozionali, sarebbero letteralmente caduti dalla “scopa” della Befana.
Carbone per tutti, non per incapacità gestionale ma per soddisfare le esigenze della politica che entro i 90 giorni dalla proclamazione del presidente della Regione si determina a revocare o ad attendere la naturale scadenza del mandato.
In linea di massima in Sicilia è prevalsa sempre la prima ipotesi. Cambio di guardia a Palazzo d’Orleans ed extra omnes per i nominati nella galassia degli Enti, società partecipate o controllate, della Regione.

Commissario straordinario e attesa per la nomina di un nuovo presidente

Accade che, nel caso specifico del presidente del Parco delle Madonie, Angelo Merlino, di rientro da una missione di prospettiva in Ungheria, presso il Balaton Unesco Geopark dovrà richiamare colleghi e funzionari per informarli che non sarà più lo stesso a rappresentare l’Ente e che un Commissario straordinario si occuperà (eventualmente) di continuare i progetti in itinere, in attesa della nomina di un nuovo presidente. Lo dovrà fare anche per altri importanti ruoli di coordinamento di progetti che hanno un respiro internazionale e che si rivolgono finanche alla lontana Cina.
Comprenderanno, in Sicilia può accadere di tutto.

Angelo Merlino ha incontrato i dipendenti del Parco delle Madonie

Tutto passa, e quel che è passato, dal 17 giugno 2022, è stato raccontato questa mattina da Merlino a Palazzo Pucci Martinez, sede del Parco delle Madonie, in un lungo e commovente saluto di commiato ai dipendenti che hanno affollato la stanza del presidente.
Merlino, visibilmente commosso, ha enumerato l’elenco delle cose fatte e che invierà sotto forma di relazione di “fine mandato” al presidente della Regione e all’assessore al Territorio e Ambiente della Regione Siciliana.
“È giusto che rimanga traccia di ciò che abbiamo potuto fare, di concerto con i funzionari e i dipendenti del Parco”, ha detto Merlino.

I sindaci delle Madonie contrari, la lettera a Schifani e Pagana

Intanto, il presidente Schifani e l’assessore al Territorio e Ambiente, Elena Pagana, hanno ricevuto una “nota di disappunto” da parte dei sindaci delle “15 gemme del Parco”.
“La decisione di commissariare, ancora una volta, il Parco delle Madonie – scrivono i sindaci – appare del tutto inopportuna e non può trovare assolutamente favorevole accoglimento da parte dei Sindaci delle Madonie. Non è possibile neppure immaginare che la gestione di un Ente così importante come quella di un Parco possa e debba rispondere alle mere logiche dello Spoils System. Se così fosse, significherebbe ridurre l’Ente ad un mero braccio periferico della Regione Siciliana, umiliandone così le sue istituzioni, il suo Atto costitutivo, le sue prerogative e le sue funzioni. Significherebbe, altresì, sminuire il ruolo dei Sindaci, che in seno al Consiglio di Parco, costituiscono l’Organo deliberativo e rappresentativo dell’Ente stesso”.

I sindaci invocano “una adeguata continuità amministrativa”

L’oramai ex presidente incassa anche la solidarietà di tutti i dipendenti del Parco. “Il momento storico è abbastanza delicato per l’Ente Parco delle Madonie – si legge nella nota indirizzata a Schifani e Pagana – in quanto è impegnato in progetti di carattere internazionale, attraverso la stipula di rapporti di collaborazione e convenzione con Enti, Istituzioni e Geoparchi stranieri ed, inoltre, nei prossimi mesi sarà soggetto al processo di rivalidazione per l’appartenenza alla rete Unesco dei Geoparchi”.
Invocano, se pure tra le righe, la riconferma di Merlino, quindi, “una adeguata continuità amministrativa di lungo termine”.

Maurici: “Merlino miglior presidente”

Nel corso del commiato è intervenuto anche il Direttore dell’Ente, Giuseppe Maurici. “Merlino è stato il miglior presidente che la politica abbia espresso in un parco regionale – ha affermato – . Competente e umanamente al di sopra delle parti”.
Gli fa eco anche Rosario Lazzaro, già direttore del Parco e che ha accolto Merlino il giorno dell’insediamento.

Le difficoltà dell’Ente Parco delle Madonie

Rimane il fatto che, ancora una volta, l’Ente Parco delle Madonie, come gli altri gemelli/gioielli siciliani, è vittima della scure dello spoils system (siciliani che vogliono fare gli americani). L’Ente madonita vive la condizione di precarietà fin dalla data della sua istituzione, il 9 novembre 1989, al netto di qualche periodo di apparente continuità e normalità.
“Al vincitore spetta il bottino del nemico”, tuonava nel 1832 il senatore di New York William Marcy.
E così avrebbe ribadito – nei fatti – l’Assessore al Territorio e Ambiente della Regione Siciliana, Elena Pagana, per difendere i “bisogni” del governo Schifani.
Adesso sarebbe il tempo di premiare i trombati delle ultime elezioni, gli attivisti e i sostenitori.

Importanti progetti in itinere

Suidi, daini, attenuazione dei rischi idrogeologici, una moltitudine di emergenze, ivi compreso lo sviluppo reale dell’intera area di Parco, per non parlare degli importanti progetti in itinere, possono aspettare.
In fine dei conti 33 anni 2 mesi e 11 giorni di segnare il passo cosa volete che siano.

I sindaci sperano che Schifani ci ripensi

Tuttavia, i sindaci nutrono qualche speranza di ripensamento e chiedono al presidente della Regione di “riconsiderare l’applicazione del meccanismo di Spoils System al Parco delle Madonie e/o in subordine di procedere alla riconferma del presidente Merlino nel pieno esercizio delle sue funzioni in seno all’Ente Parco delle Madonie”.
Adesso il “parco” passa nelle mani del presidente Schifani. Terrà conto del “miglior presidente” e dell’unanime posizione di 15 primi cittadini, oltre che delle preoccupazioni dei dipendenti?

Vincenzo Lapunzina

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