“Con 577 voti su 625 votanti il Parlamento Europeo si è schierato in modo deciso per una nuova politica europea per le isole”. Lo dice con soddisfazione Gaetano Armao, vice presidente della Regione siciliana, a margine della seduta plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, in cui è stata approvata con larga maggioranza, la relazione sulle isole dell’Ue e la politica di coesione. Armao, membro del Comitato europeo delle regioni, afferma che questa risoluzione è un grande passo in avanti per la politica di coesione della Sicilia e di tutte le isole dell’Unione europea, e sottolinea anche gli incentivi fiscali che verranno messi in atto a seguito dell’approvazione della relazione.
Un passo in avanti per le isole
Spiega Armao: “Questa relazione promossa da Younous Omarjee segna un cambio di passo per la politica per le isole in Europa. L’articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea prevede i meccanismi di riequilibrio dei divari come obiettivo di una crescita armoniosa all’interno dell’Unione europea, e questo deve avvenire nei confronti dei territori svantaggiati quali sono le isole con interventi specifici. Questa volta la risoluzione, che supera quella del 2016, centra gli obiettivi che vanno conseguiti. Primo tra tutti quello in materia di aiuti: è necessario che si intervenga proprio per derogare, con riguardo alle isole, al regime di aiuti ordinario che come sapete preclude agli Stati membri e alle Regioni di effettuare interventi finanziari di sostegno. Poi un Patto per le Isole, un Anno Europeo delle Isole nel 2024, un cambio di passo veramente profondo perché l’insularità non è uno stato dell’anima o della cultura come hanno per molto tempo scritto i letterati, ma è un elemento di grandissimo disagio, di svantaggio che va compensato attraverso meccanismi di intervento di continuità territoriale per quanto riguarda i trasporti o di aiuto fiscale per quanto riguarda gli incentivi economici”.
Benefici del Patto per le Isole in Sicilia
Il vice presidente della Regione siciliana ricorda che: “La Sicilia da sola rappresenta quasi un quarto degli abitanti di tutte le isole europee, che ammontano a circa 20 milioni. Abbiamo una percentuale di quasi del 10 per cento degli abitanti che risiede nelle isole e che vive tutti i disagi delle isole. Dai trasporti, alla sanità e e alla salute, alla connessione digitale.
Ecco perché mi sto occupando al Comitato Europeo delle Regioni di un parere proprio sulla coesione digitale, perché la coesione deve essere compiuta, proprio con riguardo a coloro che vivono disagi maggiori e questi sono certamente i cittadini insulari. E all’interno delle isole vi è poi una doppia situazione di svantaggio per le aree interne delle isole stesse. Abbiamo infatti per le isole minori la doppia o tripla insularità nel senso che vi sono isole remote che hanno difficoltà di raggiungimento, di tutela della salute e di quant’altro. Quindi è una misura davvero importante, è un cambio davvero epocale per le politiche europee”.
Bartolo: “Nascono gli stati uniti delle isole europee”
“La risoluzione approvata in Parlamento a larghissima maggioranza accende un faro sulle isole e sulle difficoltà che milioni di cittadini europei vivono nel quotidiano sotto vari aspetti: dai trasporti alla sanità. È come se si creasse un nuovo Stato Membro formato dalle isole europee”. Lo dice l’eurodeputato Pietro Bartolo (S&D) dopo il sì, ieri, del Parlamento europeo riunito in seduta plenaria a Strasburgo, alla risoluzione “Isole dell’Ue e politiche di coesione”.
“Conosco bene quali sono le difficoltà e i limiti determinati dall’insularità, essendo nato e cresciuto in una piccola Isola, Lampedusa, e in una regione, la Sicilia, circondata anch’essa dal mare. Sarebbe sbagliato dire che l’Europa finora si è disinteressata delle isole, così non è. Questa risoluzione richiede alle politiche europee qualcosa di più: una visione specifica per le isole e la creazione di un “patto” tra le isole. È come se oggi avesse preso vita l’idea di Stati Uniti delle Isole europee. Un modello che ci piace, sulla strada dell’Europa del futuro che immaginiamo, quella degli Stati Uniti d’Europa. Non è esagerato dire che oggi è un giorno importante per milioni di cittadini delle isole e per tutta l’Europa”.
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