Una grande opportunità per le isole europee.
Oggi il Parlamento europeo esamina la Risoluzione “Isole e politica di coesione: situazione attuale e sfide future”, con la relazione dell’onorevole Younous Omarjee. Seguirà il voto sulla risoluzione.
Gaetano Armao, presidente intergruppo Isole del Comitato europeo delle Regioni e vice presidente della Regione siciliana parla di “un cambio di passo significativo per le politiche europee di coesione” ricordando che “la Regione siciliana ha svolto in questi anni un ruolo di spinta e proposta a livello europeo come come in quello nazionale” e che si tratta del “traguardo di una lunga battaglia politica che vede la Sicilia finalmente protagonista grazie alle iniziative del governo Musumeci”.

I costi dell’insularità, oltre 6 miliardi di euro l’anno

Armao sottolinea le straordinarie prospettive che si aprono per le Isole”, ricordando che “il testo richiede alla Commissione UE un programma specifico ed un “Patto per le isole” con l’obiettivo di ridurre il divario socioeconomico tra aree continentali e isole, promuovendo crescita, vivibilità, innovazione, turismo, digitale, biodiversità.
La risoluzione raccoglie le istanze di riequilibrio e le misure di compensazione richieste anche dal Comitato europeo delle Regioni e dal Gruppo interregionale per l’insularità, che la Regione Siciliana ha coordinato negli ultimi tre anni, a partire dalla determinazione dei “costi dell’insularità” (che per quest’ultima ammontano ad oltre 6 miliardi di euro)”.

Le priorità delle regioni insulari

“Tra le priorità del Comitato europeo delle Regioni vi è, infatti, la coesione, che non riguarda soltanto le risorse finanziarie, ma costituisce valore fondamentale dell’UE. La promozione ed il rispetto della coesione economica, sociale e territoriale devono essere garantiti nelle politiche dell’UE, a partire dalla condizione di insularità e dalle forme di deprivazione e divario che essa determina .
Le Regioni insulari europee, periferiche ed ultraperiferiche, hanno una popolazione superiore a 20 milioni di abitanti, distribuiti su circa 2.400 isole appartenenti a 13 paesi, che rappresentano il 4,6% della popolazione dell’UE. Il nostro è il Paese col più alto numero di cittadini insulari d’Europa (oltre 6,5 milioni), e la Sicilia è la più grande tra queste Regioni”.

La risoluzione parlamentare e le nuove sfide

Spiega ancora Armao: “L’adozione della risoluzione parlamentare europea evidenzia l’obiettivo di rimettere al
centro dell’agenda politica europea sulla coesione la questione insulare e di imporre una nuova parametrazione degli interventi comunitari su fisco, trasporti, ambiente, energia, salute, istruzione e formazione, turismo, migrazioni, sport, rifiuti, ma sopratutto digitale, rafforzando il percorso intrapreso in Italia. Le isole europee affrontano le questioni del divario economico, sociale e territoriale, della perequazione infrastrutturale, della continuità territoriale, della fiscalità di sviluppo, e sono in prima linea nel fronteggiare il cambiamento climatico che provoca l’aumento del livello delle acque e la desertificazione, rendendo più frequenti i disastri naturali.
L’ultima relazione sulla coesione UE della Commissione UE, peraltro, se evidenzia la crescita complessiva dell’Unione, segnala, altresì, nuove sfide che occorre affrontare sulla base di strategie e obiettivi definiti, a partire dallo stallo di alcuni territori svantaggiati, tra i quali vi sono proprio le regioni insulari, rimaste indietro ed escluse dai principali sviluppi economici e sociali (“geografia del malcontento”) ed in difficoltà, nonostante le politiche di coesione, a causa della situazione di regressione dei livelli di crescita rispetto alla media europea, che faticano a orientarsi verso un percorso di crescita sostenibile (“trappole dello sviluppo”)”.

Coesione economica, sociale e territoriale

Conclude Armao: “L’approvazione della risoluzione da parte del Parlamento europeo costituisce una rilevante opportunità per il rafforzamento del percorso di coesione economica, sociale e territoriale che vede protagonista l’Italia, assicurando lo sforzo congiunto tra i diversi livelli istituzionali al quale lavoriamo per iniziative sinergiche, al livello regionale, nazionale ed europeo, prive di precedenti”.

Omarjee: “Politica europea delle isole urgente e prioritaria”

In occasione della votazione sulla relazione del Parlamento europeo sulla condizione e le sfide legate all’insularità nell’Unione europea, gli esecutivi regionali delle isole europee e i rappresentanti dei loro governi hanno risposto all’invito del relatore Younous Omarjee, presidente della commissione per lo sviluppo regionale.
Le delegazioni si incontreranno alle 15:30 con Roberta Metsola, Presidente del Parlamento europeo; Elisa Ferreira, Commissario europeo per la Coesione e Younous Omarjee, Presidente della Commissione per lo sviluppo regionale, per discutere le prospettive di attuazione di questa relazione.
“Si è formato un fronte politico per garantire l’emergere di una politica europea delle isole, oggi divenuta urgente e prioritaria. – ha dichiarato Younous Omarjee, Presidente della Commissione per lo sviluppo regionale – Le specificità dell’insularità devono essere prese in considerazione dalla Normativa europea e devono essere oggetto di politiche specifiche. Le regioni insulari sono connotate da una realtà ben diversa da quella delle altre regioni continentali. Il riconoscimento a livello europeo delle specificità delle isole deve essere raggiunto entro il 2023. Abbiamo completato l’agenda urbana, abbiamo completato l’agenda rurale e ora è il momento delle isole. Un’Europa che sia vicina ai suoi cittadini richiede questo, e la Commissione europea non può dimostrare insensibilità nei confronti delle realtà concrete dei territori”.

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