L’illuminazione pubblica privatizzata a Partinico va a regime. Nei prossimi giorni sarà completato un lavoro di ricognizione da parte della ditta che ha vinto l’appalto ventennale per un importo di 15 milioni di euro, la Ottima srl di Milano. In questi primi 8 mesi di subentro alla gestione comunale è stato fatto un semplice lavoro di manutenzione ordinaria, con interventi di cambio lampadine e qualche palo rimesso in funzione per guasti di piccola entità. Ancora il vero e proprio appalto non è partito e prevede importanti investimenti.
Fase di rodaggio verso il completamento
Si può dire che questa al momento è una fase di rodaggio oramai in completamento. Oltre 400 i punti luce che in questi giorni sono stati rimessi in funzione con un semplice cambio delle lampade fulminate. I prossimi interventi, che si prevede partiranno a settembre, mettono in contro lavori consistenti che passano dalla totale sostituzioni impianti, fili e pali per un ripristino dei punti luce ammalo rati e da tempo non utilizzati. Prima dell’ingresso dei privati si era stimato che all’incirca il 50 per cento del paese fosse totalmente al buio per questi guasti.
Un appalto tribolato
Si è arrivati a questo punto dopo una fase molto tribolata. L’appalto infatti venne affidato nel lontano 2017 tramite l’Urega, ufficio regionale degli appalti pubblici. Quando però subentrò nel 2018 l’allora amministrazione del sindaco Maurizio De Luca l’iter subì un deciso stop. Dall’analisi sulla documentazione e dal confronto in consiglio comunale sono emerse numerose criticità. Venne evidenziato che il Comune di Partinico avrebbe potuto correre il rischio di pagare un costo dell’energia maggiorato del 30 per cento. Fu sostenuto che nell’importo base della gara non venne inserito il costo reale dell’energia, ma un dato consolidato del 2014, comprensivo di una mora di circa 200 mila euro annui che il Comune di Partinico pagava al fornitore dell’energia elettrica, per un debito pregresso di circa 76 mila euro.
L’avvento dei commissari prefettizi
Fu necessario l’avvento dei commissari prefettizi, insediatisi nel luglio 2020 dopo lo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose, per rimettere le cose a posto. Contando su un lavoro pregresso che era stato fatto dal precedente commissario regionale Rosario Arena e dagli uffici, fu rivisto il contratto con l’inserimento di clausole migliorative a favore del Comune. In seguito ad un parere pro veritate tecnico e legale i commissari deciso nel 2021 di affidare l’appalto in via definitiva e di firmare il contratto.
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