“Il governo è vicino ai lavoratori e stiamo seguendo la questione da vicino. Salvaguarderemo l’occupazione e la realizzazione dell’opera. Non vogliamo altre incompiute, non vogliamo che si perda neanche un solo posto di lavoro”. Lo ha detto il Sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, che ha incontrato insieme al Ministro Delrio i lavoratori del passante ferroviario di Palermo, nei giorni scorsi in agitazione, a margine dell’incontro all’Hotel Park Florio di Cinisi, dedicato alle ragioni del sì al referendum del prossimo 4 dicembre, al quale ha partecipato anche il premier Matteo Renzi.
Protagonista dell’evento la Sicilia che crede nel cambiamento, che lo porta avanti con determinazione e con coraggio. La Sicilia che crede che il Paese debba essere governato in maniera più snella e stabile per intercettare e favorire le trasformazioni che spontaneamente i cittadini mettono in atto. Erano presenti tra gli altri Ugo Parodi, giovane imprenditore siciliano, fondatore di Mosaicoon, un’azienda con 80 dipendenti e 8 sedi in 5 nazioni, che ha preso le mosse da Mondello, Nicola Fiasconaro, che con i suoi panettoni ha fatto della tradizione artigianale siciliana un marchio d’eccellenza nel mondo. Così come Santi Palazzolo, pasticciere di Cinisi che ha sfidato chi gli chiedeva il racket per fare impresa pulita e legale in Sicilia. E Muni Sigona, mamma di un ragazzo autistico, che ha trovato la determinazione per realizzare un albergo etico a Modica, gestito da una comunità di ragazzi con disabilità, dando speranza e futuro a chi spesso purtroppo ne è privato. E, infine, Saverio Todaro, sindacalista della Uilcom, che vede nel governo un sostegno nella risoluzione delle vertenze, come quella di Almaviva, e un supporto per i lavoratori in difficoltà.
“Sono storie che dimostrano come fino ad oggi abbiamo avuto un Paese a doppia velocità – ha spiegato Faraone – mentre la società e i cittadini, assetati di futuro, si sono dati da fare, si sono rimboccati le maniche e hanno creato lavoro in un terra in cui i tassi di disoccupazione sono stati spesso ai massimi storici, dall’altra parte ci sono stati esecutivi imbrigliati in prassi che hanno bloccato lo sviluppo, ostacolando la governabilità e quindi anche la democrazia. Il 4 dicembre abbiamo l’occasione per rimetterci in pari, per procedere a una sola velocità e dare finalmente prospettive certe e doverose alle nuove generazioni”.
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