Annullare il bando indetto dalla Centrale unica di committenza (Cuc) della Regione Siciliana per affidare il servizio di ristorazione del sistema sanitario e avviare un tavolo di consultazione preliminare di mercato, finora mai attivato nonostante previsto dalla Cuc nel dicembre 2017. Sono queste le richieste contenute in una nota inviata da Sicindustria al governatore Nello Musumeci e agli assessori regionali della sanità, Ruggero Razza, e dell’economia, Gaetano Armao.
“In riferimento alla suddetta gara – scrivono gli industriali – segnaliamo alcune criticità che rischiano di pregiudicarla, sottoponendo le aziende a uno sforzo organizzativo e finanziario vani. Chiediamo, pertanto, di annullare la gara e avviare il tavolo di consultazione preliminare di mercato, finora mai attivato nonostante fosse stato previsto dalla Cuc nel dicembre 2017 con l’obiettivo di eliminare le criticità esistenti.”
Sicindustria, in tal caso, è pronta a mettere a disposizione le professionalità che dovessero rendersi necessarie per definire un bando chiaro, coerente e inappuntabile.
“Segnaliamo inoltre – si legge nella nota – che nella delibera di Giunta n. 317 del 4 settembre 2019 è stata rilevata una inesattezza riguardante il costo medio di un pasto, indicato pari ad euro 14,30 al giorno, contro i 12,60 della Lombardia. In realtà, da un’analisi dei principali prezzi praticati sul territorio regionale, emerge un quadro diverso (vedi tabella in allegato, ndr) con una media pari a € 12,43 e non € 14,30”.
Sicindustria sottolinea, infine, che “per risolvere i problemi della Cuc, che costituisce normativamente la struttura legittimata all’espletamento delle procedure siciliane, non si possa certamente rinunziare a un aspetto della nostra autonomia e delegare le funzioni siciliane a centrali uniche di altre regioni, ma si debba puntare al potenziamento della struttura regionale, cui certamente non può essere addebitato il fatto di essere sottodimensionata rispetto alla complessità delle procedure di gara”.
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