Fra cucina, tavola e politica il passo ormai sembra diventato davvero breve. A tavola si stringono i patti e gli accordi, davanti ad un piatto ‘succulento‘ si è maggiormente ben disposti. Insomma, smorfiando un detto siciliano, a pancia piena si ragiona meglio.

Il patto dei paccheri

E così è stato anche per la nascita del nuovo Grande Centro. Un accordo fra i partiti centristi che ha coinvolto tanto gli ex Sicilia Futura quanto i ‘nuovi’ di Italia Viva portando nel patto un po’ tutti da Cantiere Popolare all’Udc passando per i movimenti centristi come Idea Sicilia.

Il ‘patto dei paccheri‘ lo abbiamo chiamato perchè stretto davanti ad un piatto di paccheri al pesce ma a quel patto manca un pezzo di Centro ed in particolare la Dc di Totò Cuffaro.

Così, ospite di Trazzera, la cucina di BlogSicilia e di casa Minutella abbiamo chiesto proprio a Totò Cuffaro di cucinarli lui i paccheri ma stavolta senza il pesce che condiva il piatto dei suoi vecchi amici che non lo hanno invitato.

Cuffaro ai fornelli manda messaggi politici

Ed eccolo l’ex governatore, odiato da tanti per la condanna che ha riportato e gli anni trascorsi in carcere, o amato per quello che ha fatto da governatore, da chi lo considera ‘una vittima del sistema’. Insomma un uomo che suscita sensazioni forti in un senso o nell’altro, cimentarsi nei panni di un novello Massimino nell’affermare che ‘a questa squadra (il nuovo Grande Centro) manca l’amalgama. E naturalmente l’amalgama è la Dc.

Non manca d’ironia, o forse di sarcasmo, il piatto di Cuffaro, paccheri crema di piselli e vongole, che vedremo preparare in versione integrale martedì 1 giugno nella seconda parte di Casa Minutella. Nonostante avesse detto che ‘preferisce gli spaghetti’, Cuffaro ama anche i paccheri.

Senza lasciar fuori nessuno

“I paccheri cucinati da me e ben amalgamati con tutto quello che c’è disponibile” dice Cuffaro fra il serio e il faceto con un chiaro riferimento al patto politico che lo visto escludere. “Questi paccheri sono stati amalgamati da me con le vongole, l’olio, con i piselli, il prezzemolo, l’aglio. Senza escludere ma assemblando tutto – dice ancora mentre impiatta i paccheri appena spadellati – perché tutto è umilmente necessario”

“Come dovrebbe essere nella politica – dice ancora sollecitato da Minutella – ma qualcuno si convince invece che se si lasciano fuori le persone ci si guadagna. Vabbè ognuno ha i suoi problemi”

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