Nel pomeriggio, alle 16, approderà in aula la legge stralcio sulla fusione fra Anas e Cas per dar vita ad una nuova società partecipata che gestisca praticamente tutte le strade siciliane. Lo scopo è quello di permettere al nuovo mega Ente di imporre il pedaggio su strade attualmente gratuite come l’autostrada A 19 Palermo Catania o come lo scorrimento veloce Palermo – Agrigento o la Palermo Sciacca o ancora la Catania Siracusa e chissà quante altre strade. Ma l’asserita esigenza è, invece, quella di una centrale unica di appalto per mettere in sicurezza e ammodernare le strade utilizzando i finanziamenti statali in pieno accordo e, probabilmente, anche investendo i soldi chiesti ai siciolianoi come pedaggio.
La norma, contenuta nel così detto collegato alla Finanziaria, è stata stralciata overo prelevata da quella legge omnibus, un vero e proprio mostro nel quale si trova di tutto, perchè ritenuta urgente e importante.
Ma prima di andare in aula per essere affrontata la nuova legge deve passare al vaglio della Commissione bilancio essendo una proposta nuova rispetto al collegato che, ricordiamolo, nasce come contenitore di tutte le norme che erano nella Finanziaria regionale e non sono state approvate. Per lo più neanche trattate per mancanza di tempo e di accordo politico.
Ieri la Commissione bilancio ha avviato la discussione su una legge che, in realtà, aveva già bocciato una volt quando era solo un articolo della Finanziaria regionale. Un avvio di discussione finito con un nulla di fatto per l’assenza della maggior parte dei deputati a iniziare da quelli di maggioranza impegnati nella definizione delle liste che sonos tate consegnate proprio ieri. termine ultimo di consegna, in vista delle elezioni amministrative che riguardano oltre 130 comuni siciliani.
Oggi le presenze dovrebbero aumentare ma il percorso appare tutt’altro che lineare. La Commissione, infatti, ha già bocciato una volta quella norma e non si comprende perchè mai dovrebbe approvarla questa volta.
“Non c’è alcuna modifica rispetto al testo originale – dice a BlogSicilia il Presidente della Commissione Vincenzo Vinciullo – inoltre il testo non è accompagnato da alcuna relazione illustrayive. Non c’è una relazione del Presidente della Regione che pure sostiene che si tratta di norma importante. Non c’è una relazione di accompagnamento dell’assessore alle Infrastrutture e non c’è neanche una relazione di un qualsiasi deputato di maggioranza proponente. Insomma non c’è nulla che permetta l’analisi di questa norma”.
Vinciullo non lo dice chiaramente ma sembra proprio che la Commissione si prepari a impallinare di nuovo la normativa tanto importante per il governo ma tanto invisa ai siciliani. Ed essendo in campagna elettorale, sia pure per le amministrative,. i deputati non sembrano intenzionati a mettere la propria firma sotto quello che si presenta come un nuovo orpello o che almeno viene visto così dai siciliani.
Nonostante tutto la Commissione è convocata per la fine della mattina per dare il tempo a chi di dovere di predisporre almeno una relazione di accompagnamento minima. Ma i presupposti di partenza di questa norma appaioni tutt’altro che positivi
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