Una proposta di legge popolare per aumentare le pensioni di diverse categorie di precari in tutta Italia e, soprattutto, in Sicilia. Questo è lo spirito che ha mosso l’iniziativa promossa dal sindacato Cisal e che riguarda una platea di circa 400.000 lavoratori in tutta Italia. Di questi, circa il 10% interessa la sola Regione Siciliana. Un gruppo di dipendenti in cui rientrano categorie quali gli Asu, gli ex Lsu, e gli ex articolo 23. Tutte persone che, secondo gli esponenti del sindacato, rischiano di non avere una pensione dignitosa. Fatto per il quale gli esponenti del Cisal hanno voluto presentare questa mattina la proposta all’interno del Cinema De Seta, location posta negli spazi dei Cantieri Culturali della Zisa di Palermo.

E’ una proposta di legge che nasce dal bisogno di sanare un guaio combinato dalla politica con la nascita del precariato – ha dichiarato Nicola Scaglione, segretario generale della Cisal Sicilia -. Lavoratori che, continuando così, non avranno una pensione dignitosa a fine carriera. Parliamo di 40.000 persone solo in Sicilia. Dipendenti che hanno subito l’effetto di norme che hanno garantito il precariato ma non hanno garantito una pensione dignitosa ai lavoratori”.

La proposta di legge popolare sulle pensioni

Angelo Lo Curto e Nicola Scaglione (Cisal) su proposta aumento pensioni

L’iniziativa normativa popolare, per poter essere presentata in Parlamento, deve raggiungere la quota di 50.000 sottoscrittori. Fatto per il quale gli esponenti del sindacato hanno avviato una serie di iniziativa di confronto con le categorie di lavoratori coinvolte. Dibattiti a margine dei quali si potrà sottoscrivere la proposta. Seconda quanto prevede la stessa, nel momento in cui il ddl sarà eventualmente varato dal Parlamento, i lavoratori socialmente utili di categoria A e B potrebbero riscattare i contributi figurativi con cifre dimezzate in virtù delle norme già previste nella legge finanziari e nel decreto Lavoro. La retribuzione di riferimento sarebbe quella percepita alla presentazione dell’istanza, con un incremento pensionistico mensile di 327 euro per categoria A e 363 euro per categoria B.

La proposta riguarda tutti i lavoratori socialmente utili d’Italia che hanno ricevuto una contribuzione figurativa e che si ritrovano o si ritroveranno con appena 700 euro di pensione – aggiunge Angelo Lo Curto –. Chi è più avanti con l’età necessita di un reddito adeguato, per questo stiamo tenendo assemblee in tutte le province siciliane riscontrando grandi consensi anche tra cittadini non direttamente interessati, ma che hanno firmato per garantire pensioni più dignitose che arriverebbero così almeno a mille euro. Invitiamo pertanto tutti i cittadini a recarsi presso la Segreteria generale del comune di residenza o presso le nostre strutture territoriali per firmare”.