Sono riprese all’alba di oggi le ricerche del peschereccio Nuova Iside della marineria di Terrasini disperso da 24 ore nel mare di San Vito Lo Capo, nel Trapanese, con tre persone a bordo, un padre con il figlio e il cugino.
Il peschereccio è partito da Terrasini e l’ultima volta era stato visto martedì pomeriggio nel mare trapanese. Da ieri soffia un forte vento di scirocco nella zona. Fino a ieri notte i familiari di Matteo Lo Iacono, 53 anni e del figlio Vito 27 anni e del cugino Giuseppe Lo Iacono, 33 anni sono rimasti nei locali della Capitaneria di Porto di Terrasini per avere notizie.
Pare al momento che i sistemi informatici della barca non funzionino e che l’imbarcazione non riesca a segnalare la posizione. La Capitaneria di porto – che ha subito inviato due motovedette della Guardia costiera e un elicottero – sta setacciando lo specchio di mare da Ustica a San Vito Lo Capo, ma finora senza esito.
“E’ una tragedia. Sono usciti per una battuta di pesca. Aspettavano la fine del lockdown per potere ricominciare a lavorare e portare il pane a casa – ha detto il sindaco di Terrasini Giosuè Maniaci,-. Invece alla prima uscita il forte vento di scirocco li ha messi in difficoltà. Siamo tutti molto preoccupati. Sono marinai esperti, tutti appartenenti alla stessa famiglia. Padre, figlio e cugino forse però non aspettavano questo cambio del vento così.
Sono usciti solo per la voglia di lavorare e sono stati sfortunati. Il padre di Matteo è stato un armatore e aveva diversi pescherecci. Conoscono bene il loro mestiere sono molto esperti. Le condizioni del mare anche oggi non aiutano le ricerche”.
“Siamo in ansia per la sorte dei lavoratori dispersi in mare mentre in condizioni meteo proibitive si trovavano a bordo dell’imbarcazione della Marineria di Terrasini, Nuova Iside. Ansia e rabbia. Perché in tempi di emergenza Coronavirus, quando la crisi si fa ancora più dura, i pescatori rischiano come e più di prima la propria vita nella disperazione del bisogno che li spinge oltre la paura”.
Lo dichiarano la segretaria Uila Pesca Enrica Mammucari e i segretari regionali Uila Pesca Tommaso Macaddino e Nino Pensabene, sulla ‘Nuova Iside’ che la Guardia costiera continua a cercare nelle acque tra Ustica e San Vito Lo Capo.
“Siamo vicini – affermano i sindacalisti – alle famiglie dei pescatori della Nuova Iside e alla Marineria di Terrasini. Proprio pensando a loro vogliamo sottolineare come le imprese del settore, malgrado la Cassa integrazione in deroga, siano al collasso a causa della chiusura dei canali di vendita nella ristorazione. Sono certamente utili e importanti le misure previste nel decreto CuraItalia e nel cosiddetto decreto di maggio ma sono anni che ci battiamo rivendicando un ammortizzatore sociale strutturato per il settore e un’effettiva tutela del diritto alla salute, alla sicurezza, dei pescatori. Facciamo, infine, appello al Governo regionale e all’Ars affinché destinino al comparto ulteriori risorse del fondo Feamp”.
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