Sono circa 1200 gli emendamenti alla legge di stabilità regionale, la così detta Finanziaria. Non c’è uno straccio di accordo fra le forze politiche e il clima pre elettorale sta facendo il resto, così rischia di impantanarsi il documento di programmazione e di spesa, l’ultimo di questa legislatura.
Domani toccherà alla commissione Bilancio dell’Ars analizzare il documento e tutta questa mole di emendamenti. la Commissione si riunirà per prendere atto delle proposte di modifica e dopodomani comincerà l’esame. A quel punto resteranno due settimane per giungere ad una approvazione in tutte le fasi che prevedono, dopo la Commissione, nuovi emendamenti in aula e la discussione generale davanti al Plenum del Parlamento siciliano.
Alcuni commissari avevano chiesto una proroga del termine per gli emendamenti con l’intenzione di integrare o presnetarne altri ma il presidente Vincenzo Vinciullo (Ncd) si è opposto per evitare un allungamento dei tempi.
“Proporrò tempi stretti e di lavorare anche di notte no-stop”, dice Vinciullo. La manovra deve essere
approvata entro il 28 febbraio alla scadenza dell’esercizio provvisorio. I tempi, però, sono davvero risicati ancora una volta anche perchè i lavori prepraratori fin qui fatti se,mbra siano stati buttati alle ortiche.
Fra le proposte di modifica, infatti, c’è un maxi emendamento da parte del governo che stravolge parti essenziali della prima proposta di finanziaria, quella che non si è riusciti a trattare a dicembre. Restano ferme solo le parti che riguardano i precari.
L’assalto alla diligenza sembra una cosa praticamente inevitabile visto che le elezioni incombono e che questa è l’ultima occasione per dare risposte ai territori elettorali.
“Se questa vuole essere una finanziaria pre elettorale sappiano che non permetterò l’assalto alla diligenza – dice il Presidente Vincenzo Vinciullo – e solo il maxi emendamento governativo avrà bisogno di almeno un giorno di lavoro per essere analizzato. Non so se riusciremo a concludere il percorso entro domenica 19 anche lavorando di notte quindi i tempi sono decisamente risicati”
Intanto sul fronte politico si ‘incartano’ tutte le alleanze sia a destra che a sinistra e perfino in casa 5 stelle e rischano di saltare gli accordi chiusi appena sabato scorso e questo non fa certo bene al percorso del documento in aula visto che chi tratta per i partiti spesso coincide con chi deve siede nei banchi di sala d’Ercole
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