Torna la pioggia e torna anche il fiume d’acqua in via Porta di Castro, nella zona della Cattedrale, a Palermo. Finiti gli incendi, dunque, ieri è toccato ai temporali. Il maltempo si è abbattuto nel pomeriggio di sabato in tutta la sua potenza su Palermo. La Protezione Civile Regionale aveva emanato un avviso di allerta gialla per la giornata di sabato. E la pioggia è puntalmente arrivata sul capoluogo siciliano. Tanti i disagi segnalati da cittadini e turisti che stanno affrontando i primi allagamenti in città.
Allagamenti a Palermo e provincia
“Laghi” che hanno interessato anche il centro, con acqua ammassata in strada in via Libertà. Disagi anche in via Re Ruggero, in zona Indipendenza, dove le piogge hanno causato diversi disagi alla viabilità, e a Cruillas, nell’area di via Filippo Brunelleschi. Non ci sono stati danni a cose o persone. Allagamenti anche nella zona di via Ernesto Basile dove sono saltati alcuni tombini. Allagamenti segnalati anche in corso Alberto Amedeo, in via Ugo La Malfa, in via Messina Marine, in via Francesco Crispi, in piazza Indipendenza. La pioggia non ha poi risparmiato nemmeno la provincia. A Bagheria si è allagato il sottopasso di viale Bagnera. I vigili urbani sono intervenuti sia nel sottopasso che lungo corso Baldassarre Scaduto, i due luoghi nevralgici dove con le forti, improvvise e abbondanti piogge si verificano gli allagamenti.
Problemi ai canali di maltempo
Un fiume d’acqua piovana si è invece riversato a Passo di Rigano, in particolare nell’area di via Evangelista di Blasi. “E’ una situazione vergognosa – commenta il presidente della V Circoscrizione Andrea Aiello -. A pagare sono sempre commercianti e cittadini. Ogni anno avvengono questi fenomeni alluvionali e, purtroppo, non si è mai pronti. C’è un progetto già approvato sul canale Passo di Rigano da cinque milioni di euro. I lavori dovevano partire a maggio. Ma il Rup ha riscontrato che ci sono delle interferenze da superare dopo i lavori del tram. Tutto ciò comporta perdite di tempo non indifferenti. E’ un lavoro che attendiamo da tempo. Speriamo che la situazione possa sbloccarsi al più presto”.
“Il canale Celona è uno dei torrenti del canale Passo di Rigano che percorre Borgo Nuovo. Ridotto a discarica a cielo aperto – dichiara il consigliere della V Circoscrizione Salvo Altadonna – è ormai una foresta. A causa del mancato diserbo è stato protagonista questa estate degli incendi che ancora tutti ricordiamo. Ed ora, se non si intervien, farà la sua parte durante le piogge. Le immagini di oggi parlano chiaro”.
Crolla albero in via Filippo Corazza
Ma il conto da pagare è già arrivato sul tavolo e riguarda, per l’ennesima volta, il verde pubblico in città. Dopo il caso registrato ieri in via Castellana, un altro arbusto è crollato, proprio in questi minuti, nell’area di via Filippo Corazza, nel quartiere Oreto-Stazione di Palermo. A causa del maltempo infatti, parte del tronco superiore di un albero si è abbattuta al suolo, occupando totalmente la sede stradale. Problemi alla viabilità della zona, con gli automobilisti costretti a fare marcia indietro e a cercare un’altra strada per proseguire il proprio cammino.
Le polemiche: “L’assessore dov’è?”
Intanto scoppiano le polemiche anche perchè è il secondo episodio che si verifica in 24 ore dopo che ieri un altro albero è caduto, questa volta in via Castellana sempre a Palermo. Una donna di 36 anni che transitava con la macchina è stata colpita dal fusto.
“E’ successo di nuovo. Ancora una volta – ha dichiarato il consigliere comunale Concetta Amella – si è sfiorata la tragedia in città con un grosso ramo d’albero che si è abbattuto su un’auto in movimento, con la conducente ora ricoverata. Questo incidente è l’ennesima dimostrazione che la manutenzione degli alberi in città non esiste. È evidente che le potature sono diventate un’emergenza. Che fine fa fatto il piano delle potature degli alberi? E cosa è successo al piano abbattimenti degli alberi considerati insicuri e pericolosi, ma solo dopo averli sottoposti a Vta? La potatura degli alberi è diventata ormai un’emergenza paragonabile a quella della gestione dei rifiuti nei quali affonda vergognosamente la città o del diserbo che manca. Ma, l’assessore Mineo, a parte cambiare casacca, pur di tenersi la delega al verde e all’ambiente, che fa? Se c’è, batta un colpo. La città ha bisogno urgente di soluzioni e di un piano d’azione concreto per uscire dal degrado e dallo stato di abbandono nel quale versa. Chiederò al presidente Tantillo di convocarlo immediatamente in aula perché si attivi ed agisca al più presto”.
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