Pioggia di soldi sulla sanità siciliana, Vale quasi 800 milioni di euro il Pnrr per il settore in Sicilia ma i tempi sono strettissimi per usare queste risorse, occorre fare presto e bene e soprattutto occorre una grande condivisione delle scelte a tutto campo.
Ruggero Razza a BlogSicilia
Ne è pienamente cosciente l’assessore regionale per la salute Ruggero Razza che ha affrontato il tema ospite di BlogSicilia in una diretta streaming durante la quale sono stati sviscerati punti di forza e debolezza di questo ‘passo in avanti’ che la sanità siciliana prepara.
Primo ostacolo i tempi estremamente stretti
La prima preoccupazione è sicuramente legata ai tempi estremamente stretti. Entro giugno bisognerà firmare l’accordo di programma ed entro il prossimo anno avere pronti praticamente tutti gli impegni di spesa
“E’ una preoccupazione, quella dei tempi – dice Razza a BlogSicilia – comune all’interno PNRR non solo nel settore della sanità. Noi ci siamo subito attivati e mi sento di poter essere ottimista. La macchina amministrativa sanitaria nel tempo è riuscita a rinnovarsi ed oggi è più agile di quanto non sia la pubblica amministrazione regionale. Certo c’è da fare una lunga istruttoria ma noi siamo convinti di concluderla entro fine febbraio così da poter poi giungere alla firma dell’accordo di programma entro il 30 giugno”
Serve condivisione
“Ho il dovere di confrontarmi con le forze politiche, di sentire le parti sociali. Tutto deve essere condiviso. ma per farlo serve prima l’attività istruttoria e mi fa piacere che questa attività si stia svolgendo nei tempi. Noi siciliani siamo nemici di noi stessi quando pensiamo di essere peggio degli altri invece siamo pronti ad affrontare la fase de dialogo e delle scelte”.
Fare presto e bene
“La condivisione è essenziale ma condivisione vuol dire anche co-responsabilità, rispetto delle procedure ma il PNRR ha linee guida molto strette. L’obiettivo principale è non perdere le risorse, dare risposte al territorio e riscrivere la medicina territoriale. Sono certo che ci sia la voglia di collaborare da parte di tutti ma guai a pensare che si possa perdere tempo. Io ho comunque avvertito la volontà di tutti di fare presto e bene e sono certo che sarà questo lo spirito”.
Rimettere in campo lo spirito che ha portato alla nuova rete ospedaliera
“Per fare la rete ospedaliera noi ci siamo dati delle scadenza: dialogo con i sindaci, con le forze produttive, con le forze sociali e in dodici mesi siamo riusciti a fare ciò che il precedente governo non era riuscito a fare in quattro anni. Bisogna rimettere in campo quello spirito costruttivo e di dialogo”
Le novità
“Si interverrà dalle case di comunità agli ospedali passando per le centrali telematiche. Bisogna annodare un filo che dal medico di famiglia porti gradualmente fino all’ospedalizzazione. Servono luoghi accoglienti e servono professionalità. Non dobbiamo dimenticare che servono risorse umane e professionalità”
“Bisogna fornire la telemedicina al medico di famiglia, puntare sul territorio, sulle cure domiciliari e l’assistenza a casa per far crescere la qualità delle cure. Il domicilio come luogo di cura vede la regione siciliana come la prima ad aver firmato l’accordo. La casa deve essere un luogo di assistenza vero”
La pioggia di soldi e gli appetiti politici
Ma la pioggia di denaro può far sorgere appetiti politici ma non secondo Razza “Io non credo che ci siano appetiti piuttosto una legittima richiesta di condivisione delle decisioni importanti. Qualcuno ha potuto ritenere che ci fossero decisioni già prese e che si sarebbe andato avanti senza tenere conto del coinvolgimento massimo ma non è così. Non lo avrei mai permesso. Io ritengo che il confronto sia importante. Qualche volta la polemica diventa il pretesto per alzare il livello della tensione politica ma non è questo il caso. Sono convinto che ci sia una legittima attesa da parte delle forze politiche di essere coinvolte in un processo di riforma molto importante e a queste legittime attese bisogna dare risposte in chiave di disponibilità e di dialogo”
Il percorso
Razza illustra, poi, il percorso “In commissione ne discuteremo nei prossimi giorni, poi incontrerò le parti sociali. E’ un documento che da talmente tante possibilità di crescita che io sono convinto che nessuna parte della Sicilia rimarrà scontenta e in ogni luogo compresi quelli interni, difficili da raggiungere, avranno risposte”.
Una richiesta allo Stato
Allo Stato, però. chiediamo un intervento sulla contrattazione collettiva per dotare anche le aree interne, le isole minori, le zone impervie dei professionisti di cui necessitano. Bisognerà anche modificare il decreto Balduzzi, non possiamo continuare a contare gli euro più della vita delle persone”
I tempi e la condizione
“Tre anni sono il tempo di attuazione del PNRR e tre anni ridisegneranno la sanità in Sicilia” aggiunge Razza. Condivisione è la parola chiave ma “condivisione non deve significare immobilismo – conclude – perchè troppo spesso la Sicilia è rimasta a guardare mentre altri andavano avanti e questo non deve accadere”
Il video integrale dell’intervista in streaming
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