Non c’è pace per la piscina comunale di Palermo. Dopo i diversi stop dei mesi precedenti, la struttura oggi rimarrà nuovamente chiusa al pubblico. La motivazione è la mancanza di assistenti bagnanti.

La piscina chiusa più volte o a mezzo servizio

Per diversi motivi, la piscina comunale di Palermo, nell’ultimo anno, ha dovuto chiudere più volte.
Gli utenti della struttura sono rassegnati ormai a non poterne fruire.
Il 15 novembre, sul profilo facebook del “Portale dello Sport del Comune di Palermo” era stato comunicato che “a causa del protrarsi dell’indisponibilità della vasca coperta, la fascia oraria del martedì e giovedì dalle ore 18.00 alle ore 19.30 riservata all’utenza pubblica e agli Enti di Promozione Sportiva viene sospesa fino a nuova comunicazione”.
I problemi della piscina nel 2022 sono stati innumerevoli: legionella, mancato riscaldamento, perdita di acqua da una vasca, problemi alle pompe e casi di covid tra il personale. Tutte criticità che hanno portato alla chiusura con grande disappunto dei palermitani che vorrebbero solo una piscina comunale funzionante.

La riapertura il 19 ottobre ma con problemi tecnici

La piscina Comunale di Palermo aveva riaperto i battenti il 19 ottobre, almeno per quanto riguarda la vasca coperta. Nell’occasione, l’assessore comunale allo Sport, Sabrina Figuccia, aveva detto tramite una nota: “Finalmente ci siamo, riapre la Piscina comunale di viale del Fante. Per alcuni giorni, sarà praticabile soltanto la vasca coperta, mentre per quella scoperta, a causa di alcuni problemi tecnici, sarà necessario attendere ancora un po’, comunque al massimo l’inizio della prossima settimana”.

Impianto sportivo “malato grave”

L’assessore della giunta Lagalla aveva aggiunto: “Un grazie particolare desidero rivolgerlo a tutti gli operatori comunali, che hanno lavorato incessantemente per raggiungere questo traguardo. Chiaramente la riapertura di domani è soltanto un primo passo, perché siamo consapevoli che l’impianto di viale del Fante è un ‘malato grave’ che ha necessità di cure costanti e continue, e la nostra attenzione resta sempre molto alta”.
Figuccia aveva concluso: “Continueremo a lavorare affinché gli sportivi palermitani, e soprattutto gli atleti, non siano più costretti a subire disagi e a dover rinunciare ad utilizzare un impianto che deve diventare, nel tempo, un fiore all’occhiello della nostra città”.

Ad inizio ottobre la chiusura per la Legionella

Ad inizio ottobre la piscina comunale di Palermo venne chiusa per tracce di legionella in seguito ai controlli dell’acqua delle vasche da parte dell’Asp. Il batterio, che nel capoluogo siciliano è stato riscontrato ormai da tempo in diversi punti della città, tra cui villa Niscemi (tra le sedi del Comune) chiusa da diversi mesi, era tornato a manifestare la sua presenza all’interno dell’impianto di viale del Fante, costretto a serrare i cancelli per l’ennesima volta.
Già a gennaio, infatti, la piscina venne chiusa per lo stesso motivo per quasi un mese.

La rinuncia del Telimar ad ospitare un girone di Len Euro Cup

Sempre a ottobre, a causa di questi problemi, il Telimar ha rinunciato ad ospitare un girone della Len Euro Cup, competizione internazionale di pallanuoto. Il club dell’Addaura avrebbe voluto ospitare, come già fatto nella scorsa stagione, uno dei raggruppamenti del secondo turno della kermesse continentale.
Un’occasione persa per il mondo sportivo cittadino e siciliano.

Problemi anche alla piscina di Siracusa

Le società sportive contro il Comune di Siracusa per via delle temperature dell’acqua della piscina Paolo Calderella, nell’area della Cittadella dello Sport, ritenute troppo fredde.
Una protesta che va avanti da settimane, nonostante le rassicurazioni dell’amministrazione, rimasta a gestire da sola l’impianto dopo aver “licenziato” l’Ortigia per presunte inadempienze contrattuali.

50 atlete si allenano con l’acqua fredda

Una istruttrice di una società di nuoto sincronizzato, Syracusa syncro ASD, ha deciso di gettare la spugna, spiegando di essere esausta ma soprattutto preoccupata per le 50 ragazze che si allenano nell’acqua gelata in vista delle gare regionali previste per sabato.

“Comune doveva comprare le caldaie”

“E arrivato l’inverno, in vasca ci sono 23 gradi. Il Comune di Siracusa non ha comprato le caldaie promesse agli atleti. E a me non resta che chiudere dopo anni di sacrifici, di rinunzie, dopo anni di duro lavoro. E possiamo mandare Pec , possiamo fare articoli sul giornale, forse anche chiedere un risarcimento danni, ma loro le nostre atlete rimarranno a casa prive del loro amore per il nuoto sincronizzato” è lo sfogo amaro di Valentina Mauceri che ha scritto un post sui social.

Il sit-in in Cittadella

Nei giorni scorsi, è stato organizzato davanti alla Cittadella dello sport un sit-in di protesta sulle modalità di gestione della piscina e sul problema delle temperature dell’acqua in vasca, organizzato Franco Guglielmo, della Sikelia Waterpolo Asd, e Ivan Scimonelli, dell’Asd Siracusa Triathlon.
“Abbiamo chiesto con forza di conoscere quale sia la programmazione nel medio-lungo periodo riguardo gli interventi tecnici previsti alla piscina della Cittadella – ha detto Scimonelli – ma non abbiamo avuto purtroppo nessuna spiegazione in merito; anzi la variazione positiva della temperatura dell’acqua registrata negli ultimi giorni, benché non ancora sufficiente per permettere il regolare svolgimento delle attività natatorie, è stata dovuta più che altro al trend positivo conseguenza del clima piuttosto caldo degli ultimi giorni”.

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