Continua a non convincere la pista ciclabile di Palermo. Non tanto sulla sua utilità ma per come si stanno incancrenendo i problemi della mobilità. Sulle strade, per via dell’introduzione della corsia riservata alle bici, ma anche sulla stessa pista dove permangono criticità che appaiono insormontabili. Intanto i lavori di manutenzione proseguono a rilento e fra mille dubbi. E oggi già il cantiere dovrà affrontare uno dei noci cruciali di questo percorso.

Il punto critico

Sono passati intanto quasi due mesi e i lavori non sono stati ancora completati per la manutenzione. Per il momento si è riusciti a completare i 4 chilometri del tratto compreso tra il Politeama e via Praga. Adesso vengono i veri nodi. Infatti si comincia a lavorare nel tratto sotto il ponte di villa Trabia. A vigilare la Soprintendenza in quello che viene definito un “puto critico”. Per il semplice motivo che questo tratto in forte pendenza ad un certo punto si interrompe e ci sono anche dei marciapiedi dissestati. Superare questa interruzione è una questione da sempre aperta e mai risolta.

La lentezza degli interventi

Ad essere stata effettuata la scarificazione a freddo dell’asfalto e la posa del nuovo tappetino adatto per piste ciclabili. In tanti si sono lamentati per la lentezza degli interventi: “Per vari giorni la pista è rimasta in condizioni precarie – ha detto Emanuele Maria Marino dell’Ottava Circoscrizione – con grave pericolo per ciclisti e utenti con monopattino che l’hanno ugualmente utilizzata”. Oltre al percorso sci sono anche interventi di messa in sicurezza sui cordoli e sulla segnaletica verticale. “Asfalto scarificato a fine luglio – ha aggiunto l’associazione comitati civici Palermo -, posa del nuovo manto all’anno nuovo se non ci sono intoppi”.

E si pensa ad allungare

Intanto l’amministrazione comunale di Palermo ha già annunciato che la pista ciclabile sarà allungata. Ventotto chilometri di nuove piste ciclabili entro il 2026 ha detto di recente l’assessore alla Mobilità assessore Maurizio Carta, a margine dell’incontro avuto con gli otto presidenti delle Circoscrizioni di Palermo e con alcune associazioni di categoria. Ciò sulla base di uno studio di fattibilità realizzato dagli architetti Silvana Chirco e Giovanni Sarta, in partenariato con alcune imprese locali specializzate in ingegneria dei trasporti. Documento che mira a realizzare quanto previsto nel piano della mobilità dolce del 2015. Atto nel quale si prospettava la realizzazione di 80 chilometri di ciclovie, nonché la manutenzione dei 50 chilometri di tracciato presenti all’interno del capoluogo siciliano.

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