L’incubo traffico è finito, anche se parzialmente: le carreggiate del ponte Corlone sono state entrambe riaperte a due corsie di marcia. Gli operai del Comune hanno infatti completato l’installazione della segnaletica verticale ed orizzontale, anche in direzione Catania. Rimangono chiusi gli ingressi dalle bretelle laterali, in attesa dei risultati del monitoraggio della viabilità, nonchè l’accesso ai pedoni, per i quali si prospettano difficoltà di movimento enormi.

Completati i lavori in direzione Catania


Le operazioni in direzione Trapani erano state completate nella giornata di venerdì 25 marzo, dopo settimane di attesa per l’arrivo della segnaletica. Oggi, anche in direzione Catania, la viabilità torna a respirare. Rimangono invece i disagi sulle bretelle laterali, dove gli ingressi in viale Regione Siciliana risultano chiusi. Ciò in attesa che si svolga l’attività di monitoraggio richiesta dalla Icaro Progetti nella propria relazione. Un documento nel quale i tecnici, pur riconoscendo la transitabilità del ponte Corleone per i prossimi cinque anni, hanno avvertito sull’esigenza di eseguire i lavori di messa in sicurezza al più presto.

Sbarrato l’ingresso ai pedoni

Modifiche alla viabilità che, però, hanno lasciato con loro un sorpresa sgradita ai pedoni. E’ stato infatti sbarrato l’ingresso al marciapiede della struttura di viale Regione Siciliana. Gli operatori del Comune hanno infatti posto dei new jersey per impedire l’accesso a pedoni e runners che, nonostante il divieto di transito pedonale, frequentavano la struttura. Una limitazione che nasce dalla condizione dei parapetto laterali, i quali necessitano di manutenzione. Il problema però è che, fondamentalmente, le alternative sono poche. Sia per passare da un lato all’altro di viale Regione Siciliana, visto l’inaccessibilità dei sottopassi, sia per spostarsi da un lato all’altro del fiume Oreto.

Le nuove regole sul ponte Corleone

Modifiche effettuate in seguito all’ordinanza 377 del 24 marzo emessa dall’Ufficio Mobilità del Comune di Palermo. Il documento statuisce la previsione di due corsie da 3,5+3 metri per una larghezza massima totale di 6,5 metri, disposte centralmente per ogni carreggiata di viale Regione Siciliana. Regole differenziate per le due diramazioni della sede stradale. Quella di destra dovrebbe essere destinata ai veicoli a pieno carico con un peso inferiore a 44 tonnellate, mentre quella di sinistra ospiterà i mezzi fino 7,5 tonnellate. Imposto il divieto di sorpasso tra automezzi pesanti, adeguatamente segnalato prima dell’attraversamento, e controllo del carico massimo transitante. Limiti a cui si aggiungerà l’abbassamento del limite di velocità, che scenderà così a 50 km/h.

Scontro politico sul ponte Corleone

Come su ogni cosa, non mancano le polemiche dal fronte politico. Dopo aver espresso la propria felicità per la riapertura della carreggiata in direzione Catania, il capogruppo della Lega Igor Gelarda ha chiesto addirittura la restituzione delle somme pagate dai cittadini palermitani sotto forma di multe contratte a causa del passaggio sul ponte Corleone, quando ancora il limite era di 30 km/h. “Quanti i verbali elevati ai palermitani? Quante le sanzioni notificate senza che realmente ve ne fosse bisogno? Quanti gli automobilisti costretti a pagare una sanzione ingiusta? Adesso sarebbe giusto che il Comune restituisse queste somme, frutto di indicazioni sbagliate e di scelte ancora più sbagliate. Alla fine ad andarci di mezzo come al solito sono i palermitani“.

Richieste che il capogruppo di Sicilia Futura Gianluca Inzerillo ritiene “impossibili da realizzare”. “Ritengo assolutamente infondata, populista, demagoga e soprattutto priva di fondamento la dichiarazione rilasciata dal Consigliere Gelarda,, sulla restituzione delle somme dei verbali elevati ai cittadini, e la possibilità di eventuali ristori ai commerciali della zona Ponte Corleone, che hanno subito danni a causa della chiusura delle carreggiate. Tali affermazioni sono frutto di squallida campagna elettorale, dove “certa politica” si permette di promettere l’irrealizzabile e l’impossibile, raggirando gli elettori e la città tutta. Ritengo sia più importante dire una brutta verità che una bella bugia !

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