• Rapporto sulla situazione economica della Sicilia elaborato da Diste Consulting
  • Impietosi i dati relativi al 2020: oltre 685mila persone in povertà assoluta
  • La presentazione del rapporto “Il diritto di restare” il 10 giugno online

Un calo di 13 miliardi sulla produzione, del 10% nel numero delle imprese commerciali e del 42% degli ambulanti, il Pil pro capite minore del 40% rispetto al resto d’Italia, oltre 685 mila persone in povertà assoluta: sono questi alcuni dei dati relativi al 2020 presenti nel Rapporto sulla situazione economica della Sicilia, elaborato da DISTE Consulting.

Il rapporto “Il diritto di restare”, gli interventi previsti

Il rapporto, intitolato “Il diritto di restare”, sarà presentato da Unità Siciliana-Le Api nel corso di un evento online, in programma giovedì 10 giugno.
Alessandro La Monica e Giammarco Costanzo illustreranno il rapporto, che sarà commentato da Pietro Busetta, Salvo Fleres, Salvatore Grillo, Andrea Piraino e Salvatore Sacco.
E’ prevista la partecipazione di Claudio Signorile, Presidente di “Mezzogiorno Federato” a cui Unità Siciliana ha aderito. Il dibattito sarà moderato da Laura Compagnino.

Intanto approvato il ddl per contrastare la povertà in Sicilia

L’1 giugno, intanto, la commissione Sanità dell’Ars ha approvato il disegno di legge contro la povertà. “Voglio rivolgere un ringraziamento alla commissione – ha detto il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Gianfranco Miccichè – Un plauso a tutti i partiti e alla presidente Margherita La Rocca Ruvolo”.
Poi si è rivolto al Movimento 5 Stelle commentando l’astensione. “Mi spiace per i rappresentanti del Movimento 5stelle che si sono astenuti e non hanno capito l’importanza della norma”.
Proprio Miccichè si era espresso, alla vigilia della votazione in aula e nel corso di una visita alla comunità di Sant’Egidio a Catania, sull’importanza dell’approvazione unanime del disegno di legge.
“È molto importante che il disegno di legge contro la povertà venga approvato con la convergenza di tutte le forze politiche dell’Assemblea regionale siciliana. I ragazzi che frequentano le scuole dell’obbligo – aveva continuato il presidente dell’Ars – dovrebbero conoscere realtà come la Comunità di Sant’Egidio e tutte le altre impegnate sul fronte della solidarietà. Scuola e famiglia devono essere le prime istituzioni in cui si dovrebbero educare i giovani alla solidarietà”.

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