Il Comune di Palermo ha approvato la predisposizione del piano di rientro per evitare il dissesto finanziario. L’amministrazione da oggi ha 45 giorni di tempo per presentare un piano di tagli. E piovono le critiche al sindaco Leoluca Orlando.

Dario Chinnici, capogruppo di Italia Viva al consiglio comunale, va contro questa soluzione.

“Il consiglio comunale di Palermo – sottolinea Chinnici – ha dovuto approvare oggi l’iter di pre-dissesto del Comune: entro 45 giorni l’amministrazione Orlando dovrà presentare un piano di tagli da 80 milioni l’anno per i prossimi dieci mentre la città fa i conti con strade dissestate, servizi al lumicino, specie quelli anagrafici, e conti in profondo rosso. Italia Viva solo per senso di responsabilità ha votato una delibera che comunque sancisce il fallimento di Leoluca Orlando e di un’amministrazione sorda agli appelli lanciati dalla politica ma anche dalla Corte dei Conti”.

L’esponente di Italia Viva chiede le dimissioni del primo cittadino: “E siccome è evidente che la giunta non sarà in grado di presentare un piano credibile – conclude – l’unica soluzione sono le dimissioni del sindaco e il ritorno alle urne”.

Scarpinato (Fratelli d’Italia), “Orlando ipoteca futuro”

Anche Francesco Scarpinato, capogruppo di Fratelli d’Italia al consiglio comunale, non risparmia critiche al sindaco.
“Il Comune di Palermo è al dissesto – osserva Scarpinato – i conti fanno acqua da tutte le parti e per evitare il fallimento il sindaco Orlando ha ben pensato di lasciare in eredità i tagli per quasi un miliardo spalmati su dieci anni, ipotecando il futuro dei giovani di questa città”.

L’astensione di Fratelli d’Italia

“Fratelli d’Italia oggi in consiglio comunale si è astenuta su una delibera, quella del pre-dissesto – spiega Scarpinato – che azzopperà la già fragile ripresa economica delle piccole e medie imprese e provocherà l’aumento delle tasse e il taglio dei servizi”.

“Situazione dovuta al mal governo di questi anni”

Scarpinato conclude: “Una situazione dovuta solo e soltanto al mal governo di questi anni, all’incapacità dell’amministrazione di risolvere i problemi, all’ostinazione di un sindaco professore che pur di non lasciare la poltrona ha portato Palermo nel baratro. Orlando non ha più alternative, se ne vada e liberi la città da una pessima amministrazione che i cittadini non meritano”.

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