Nessuno dei circa 2.500 ex pip siciliani sarà abbandonato. Dopo alcune notizie riportate dalla stampa che avevano creato preoccupazione nell’esercito dei precari che da 22 anni attendono una stabilizzazione, adesso sai registra una accelerazione lungo la strada che li porterà alla fuoriuscita dal precariato. Procedono gli incontri al tavolo tecnico regionale per la loro stabilizzazione, ricollocazione o per tutte le altre misure di fuoriuscita previste.
Continua il lavoro del tavolo tecnico
“Nei prossimi giorni – fa sapere a BlogSicilia Mimma Calabrò, segretario generale della Fist Cisl Sicilia -, con molta probabilità questa settimana, saranno definite le modalità e i criteri per iniziare a ricollocare i lavoratori ex Pip, attuando l’articolo 25 della legge regionale 16 dell’agosto 2022, grazie alla quale superati gli scogli costituzionali si può procedere con la ricollocazione. Intanto al tavolo tecnico si è anche proceduto al riconoscimento dell’aumento Istat per quanto riguarda lo stipendio dei lavoratori”.
La ricognizione dei fabbisogni
Intanto sono iniziate le procedure per capire il numero dei lavoratori attualmente da ricollocare. “Apprezziamo il lavoro fatto dell’assessore all’economia Falcone, che ha già provveduto alla ricognizione dei fabbisogni tra tutte le società partecipate e dei dipartimenti della regione siciliana e probabilmente proseguirà con la ricognizione tra le società vigilate e controllate dalla regione. Sarà importante anche il lavoro fatto con gli enti ospitanti pubblici dove i lavoratori svolgono già molte mansione. Si tratta di scuole, comuni, Iacp e molti altri enti”.
Risorse da Stato ed Europa
Si cercano anche le risorse per procedere alla ricollocazione. “Insieme a tutta una serie di altri interventi – continua Calabrò – che si devono mettere in campo per alleggerire il numero delle persone da ricollocare e più specificamente accompagnamento volontario alla pensione, fuoriuscita incentivata volontaria, reperimento e ampliamento di nuovi servizi, e la regione, si sta facendo carico di reperire le risorse necessarie per l’attuazione di questi strumenti, ricorrendo a misure che a oggi lo Stato e l’Europa sta mettendo in campo”.
Dare dignità a questi lavoratori
Anche la finanziaria potrebbe dare una grossa mano d’aiuto per la ricollocazione di questi lavoratori. “È importante – dice ancora il segretario generale della Fist Cisl Sicilia – che nessuno dei 2.500 lavoratori resti scoperto. Si devono assicurare serenità e futuro dignitoso per tutti gli ex Pip. E ci auguriamo che entro la metà del mese di marzo prossimo si parta con le prime ricollocazioni che, a seguire, dovranno vedere tutti i lavoratori restanti di definire tutto il percorso ed entro anno tutti avranno la dignità che gli spetta dopo 22 anni”.
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