Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl invitano tutti i lavoratori precari delle pubbliche amministrazioni siciliane (enti locali, Regione ed enti regionali, sanità) ed i lavoratori delle ex Province a scendere in piazza il 30 giugno a sostegno della piattaforma sindacale unitaria, condivisa nel protocollo del 16 luglio 2015 con l’Anci Sicilia e le altre organizzazioni autonome, per la stabilizzazione definitiva del precariato. Insieme a questo, “sosteniamo la lotta dei lavoratori delle ex province per le salvaguardie occupazionali e per ottenere i trasferimenti delle risorse necessarie a garantire stipendi e servizi”.

Tre punti cardine della piattaforma per il precariato rappresentano l’unica strada percorribile, secondo il sindacato, per realizzare un’autentica stabilizzazione dei lavoratori nelle dotazioni organiche degli enti: superamento del regime delle proroghe avviando i processi di stabilizzazione nelle dotazioni organiche, storicizzazione delle risorse da parte della Regione in favore degli Enti, superamento dei vincoli assunzionali e finanziari da parte dello Stato.

“I governi nazionale e regionali devono, senza ulteriore indugio, dare adeguate risposte alla nostra piattaforma – fanno sapere i sindacato – che vadano nella direzione di quanto in essa vi è indicato, anziché continuare a perseguire soluzioni transitorie e parziali o, peggio ancora, che finiscano con il precarizzare ulteriormente i rapporti di lavoro e, più in generale, il servizio pubblico nel nostro Paese. D’altro canto, già altri apparati dello Stato hanno derogato alle norme generali sull’accesso per stabilizzare i precari, così come in altre Regioni sono state approvate norme non impugnate dal Consiglio dei Ministri che consentono l’accesso riservato ai precari per le stabilizzazioni”.

Per i lavoratori che ormai costituiscono l’asse portante di molti servizi non esiste altra strada che la stabilizzazione nelle dotazioni organiche degli enti.

Il governo nazionale, inoltre, rimanda ancora la decisione sul trasferimento dei 500 milioni per consentire alla Sicilia di chiudere i bilanci e per rendere strutturali a partire dal 2017 il miliardo e quattrocento milioni che la Regione ancora avanza per finanziare i servizi a tutti i livelli territoriali. Questa partita si deve chiudere al più presto con il definito riconoscimento di quanto dovuto.

Ma anche la Regione ha le sue responsabilità e negli ultimi tre anni, nonostante la determinata e costante pressione del sindacato, si è resa colpevole di notevoli passi indietro approvando norme sempre peggiorative che non solo non consentono le stabilizzazioni, ma finiscono con il togliere definitivamente le risorse agli enti locali. È ora che la politica nel suo complesso si assuma tutte le sue responsabilità e prevalga sui tecnicismi per superare i vincoli esistenti che, anziché essere rimossi, aumentano.

Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl sono impegnate in questi giorni per la piena riuscita della mobilitazione del 30 che vedrà la partecipazione dei lavoratori massiccia e determinata, e che si concluderà solo quando otterremo risposte certe sugli impegni che il governo regionale e l’ARS devono assumere in merito ai contenuti della nostra piattaforma.