Nel marasma che sta coinvolgendo il Pd siciliano con le sue primarie in bilico i dissidenti trovano “sostegno” esterno. E’ il caso del partito +Europa che considera “ragionevoli” i firmatari del documento con cui si vogliono sospendere le primarie per le presidenziali in vista delle prossime elezioni regionali del prossimo autunno. A incidere è l’attuale crisi di governo nazionale con i grillini ad aver staccato la spina al governo che invece continua ad essere sostenuto dal Partito Democratico. Da Roma alla Sicilia la questione politica è legata a doppio filo.

“Come fanno a stare insieme?”

“Lo abbiamo detto e continuiamo a sostenerlo: come può il Pd siciliano continuare a sostenere una coalizione con il M5S che è responsabile della crisi di Governo?”. Lo sostiene Maria Saeli, tesoriere nazionale di +Europa, partito nato dalla fusione fra i Radicali Italiani e il movimento Forza Europa, federato con Azione. “Abbiamo letto la nota, a prima firma Federica Giorgio, di molti segretari di circoli, attivisti del Pd, che chiedono ai dirigenti di fermare le primarie. Come si fa a non ascoltare la loro voce? – rilancia Maria Saeli -. La base del Pd siciliano è più avanti di chi la rappresenta. E a gran voce si sta sollevando chiedendo un cambio di passo, soprattutto alla luce delle ultime vicende nazionali. Al Pd siciliano diciamo: cambiate passo prima che sia troppo tardi ed ascoltate la voce dei vostri territori”.

Lo strumento non è in discussione mai i metodi

Le primarie siciliane del centrosinistra rischiano di restare un esperimento in embrione e di fallire prima del voto. Quaranta dirigenti e non del Pd nei giorni scorsi hanno annunciato che non voteranno e criticano il mancato allargamento e le scelte del partito, nomi dei candidati e percorso di scelta. Secondo quanto scritto nel documento dei dissidenti, la scelta è stata sofferta e non vuole disconoscere lo strumento delle primarie. Vuole essere un “atto di estrema denuncia, all’interno del Partito, ma anche all’esterno, dai simpatizzanti che attendono un cambiamento, per ridare voce e capacità decisionale alla base”.

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