Risolto – almeno per il momento – il problema alluminio nell’acqua che da quasi un mese bloccava mezza Palermo. È stata revocata l’ordinanza sindacale che vietava l’uso dell’acqua per uso umano in uscita dal serbatoio di Monte Grifone e distribuita nei quartieri di Bonagia, Roccella, Basile, Zisa, Noce, nella parte bassa di Calatafimi e Belmonte Chiavelli. La decisione è stata presa dopo i controlli effettuati dall’Asp che hanno confermato quelli di Amap circa l’idoneità dell’acqua.

Orlando “problema risolto con grande tempestività”

Il sindaco Leoluca Orlando parla addirittura di “grande tempestività” nonostante siano trascorsi più di venti giorni.

“Gli ultimi risultati effettuati dall’Asp sui valori di alluminio nell’acqua sono più che confortanti – ha commentato il sindaco Leoluca Orlando -. Il problema, che ha causato molti disagi di cui sono profondamente rammaricato, è stato dunque risolto con grande tempestività. Esprimo apprezzamento per l’attenzione e la professionalità degli uffici dell’Asp e dell’Amap a tutela della salute dei cittadini”.

Il problema infatti era comparso il 2 agosto e l’acqua per l’Amap è tornata idonea al consumo il 22. Oggi la revoca dell’ordinanza sindacale.

L’intervento Amap dopo le segnalazioni dell’Asp

L’AMAP intervenne dopo le segnalazioni dell’Asp di Palermo. “Grazie alle modifiche ai processi di potabilizzazione suggerite dall’Istituto Superiore della Sanità e all’abbassamento delle temperature, si è fortemente ridotta la concentrazione di alluminio, rientrata al di sotto del valore di parametro indicatore previsto dalla normativa vigente per le acque potabili”, recita la nota Amap dello scorso 22 agosto.

Lunedì 23 agosto verificata la stabilità dei risultati è stato richiesto all’ASP un campionamento di ricontrollo. Adesso l’ok dell’Asp e la revoca dell’ordinanza sindacale apre al consumo normale.

Rebus rimborsi

Resta l’incognita sui rimborsi promessi dall’Amap ai cittadini per i disagi patiti in pieno agosto, col caldo torrido. L’Amministratore Unico precisava: “Desidero rassicurare gli utenti sul fatto che l’azienda, in base alle vigenti delibere dell’ARERA (Autorità di regolazione energia, reti e ambiente), provvederà al calcolo automatico di rimborsi per i disagi subiti, sotto forma di riduzione tariffaria nelle prossime bollette”. E’ un meccanismo automatico che scatta nel caso di emissione di ordinanze di divieto o limitazione d’uso dell’acqua potabile.

Ma proprio su questo meccanismo ha sollevato dubbi la consigliera comunale del gruppo OSO, Giulia Argiroffi: “Allora perché non rimborsano pure per la mancata depurazione?”. Il riferimento è alla maxi inchiesta in cui l’Amap è indagata (insieme all’assessora Maria Prestigiacomo) per i fanghi e percolato sversati in mare a Palermo e Provincia.

Anche i consiglieri della Lega, Marianna Caronia ed il capogruppo Igor Gelarda, hanno chiesto rimborsi e compensazioni agli utenti delle zone interessate.

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