“Dopo Milleproroghe stop al concorso, si assumano i 54 precari”. Lo dice il sindacato Csa-Cisal sui programmatori dell’Asp di Palermo. “Dopo l’approvazione dell’emendamento al Milleproroghe, non ci sono più alibi: l’Asp di Palermo fermi il concorso per i programmatori e proceda a stabilizzare i precari, evitando così i ricorsi e un inutile spreco di denaro pubblico”. Lo dice Giuseppe Badagliacca del Csa-Cisal, che nei giorni scorsi ha chiesto un incontro al Governo regionale e ai gruppi politici dell’Ars sulla vicenda che riguarda 54 programmatori assunti dall’Asp di Palermo durante l’emergenza Covid.

Il Milleproroghe in Parlamento

“L’emendamento al Milleproroghe, di cui si attende solo il passaggio finale in Parlamento – spiega Badagliacca – consentirà alla Sicilia di poter stabilizzare anche il personale non medico che è stato reclutato in pandemia con regolari procedure concorsuali. Una vittoria del nostro sindacato di cui l’Asp di Palermo non può non tener conto visto che metterà gli attuali programmatori, con scadenza del contratto ad aprile, nelle condizioni di maturare il diritto al passaggio al tempo indeterminato. E’ urgente quindi fermare il concorso, facoltà prevista dalle norme finali del bando, annullando le prove che si terranno a Caltanissetta la prossima settimana, risparmiando così risorse pubbliche ed evitando i prevedibili contenziosi”.

Rischio discriminazioni nelle stabilizzazioni del personale Covid

Diversi Senatori a poche ore dall’approvazione di un emendamento che estende anche al personale amministrativo la possibilità di essere stabilizzato, dichiarano l’esclusione dei tecnici da tale provvedimento. E’ l’assurda situazione nella quale si trovano catapultati gli assistenti tecnici periti informatici ed i collaboratori professionali ingegneri delle Aziende Sanitarie assunti, ad inizio 2021, per contrastare la pandemia Covid-19. Il processo di stabilizzazione degli amministrativi, votato in commissione al Senato giovedì 9 febbraio, era stato salutato positivamente dall’intera platea di lavoratori emergenza covid-19 i quali, da due anni, prestano servizio nelle Aziende Sanitarie. Qualche ora dopo, però, a generare un clima di confusione e rabbia, arrivano le dichiarazioni social del sanatore Raoul Russo e del senatore Francesco Saverio Romano i quali sostengono che l’emendamento escluda i tecnici informatici ed i collaboratori ingegneri dal percorso di stabilizzazione.

Cosa fare con gli amministrativi

“Chiediamo di definire, senza lasciare dubbi interpretativi e in modo esplicito, cosa si intende con “personale amministrativo” – scrive il Coordinamento Regionale Professionisti Covid-19 Sicilia –  Ove si interpretasse in senso restrittivo, la maggior parte del personale assunto con procedure covid e che, pertanto, ha lavorato e lavora sia per far fronte all’emergenza che per garantire i servizi essenziali ordinari ormai da diversi mesi, esattamente al pari del personale amministrativo, verrebbe inopinatamente e incomprensibilmente escluso creando una situazione d’ingiustizia e iniquità. Riteniamo necessario un intervento, rapido e immediato, da parte del legislatore per definire subito il significato dei termini “personale amministrativo”, senza lasciare dubbi interpretativi e in maniera esplicita, e quali categorie, rispetto al CCNL Sanità, rientrano all’interno di questa macro area, al fine di rispondere ai dubbi sollevati da diverse parti e alle preoccupazioni di circa 1500 lavoratori e relative famiglie”.

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