“Pensi a rimuovere la dottoressa Monterosso, anziché a provvedere a regalie per dirigenti amici che potrebbero dissolversi a stretto giro di posta”. Il deputato all’Ars Giancarlo Cancelleri, commenta così la notizia del prolungamento della nomine di alcuni dirigenti generali della Regione fino al 2019, ben oltre i confini della legislatura in corso.
“Crocetta – afferma Cancelleri – è liberissimo di fare quello che vuole, è ovvio, però, che la data di scadenza delle nomine, per quello che ci riguarda, se dovessimo vincere le elezioni, è puramente virtuale. Come virtuale è il recente prolungamento della nomina della dottoressa Monterosso a capo delle burocrazia regionale per altri 5 anni. Virtuale e, soprattutto, vergognosamente inopportuno. L’inflessibile presidente della rivoluzione, che diceva che non avrebbe fatto sconti a nessuno, ammorbando tutti con le sue lezioni sulla legalità, evidentemente per gli amici e gli amici degli amici è in perenne campagna di saldi: non si spiega, infatti, come per la Monterosso il presidente si ostini a chiudere gli occhi su una pesantissima condanna definitiva della corte dei Conti per 1,3 milioni di euro e sul prossimo giudizio per la stessa per peculato da 11 milioni di euro. Evidentemente per Crocetta tutti sono uguali, ma c’è chi è più uguale degli altri”.
Sulla questione Monterosso da Cancelleri arriva una stoccata pure per la politica in genere. “Assordante – dice – è il silenzio del Pd e della maggioranza, ma anche di tutta l’opposizione. Non ci risulta, infatti, che nessuno, finora, abbia speso una sola parola per sottolineare l’ingombrante presenza ai piani alti della burocrazia della Regione. Evidentemente ognuno ha bisogno di un santo in paradiso”.
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