• Pronto il progetto per la realizzazione dei lavori che inizieranno ad inizio settembre
  • L’opera consisterà in un prefabbricato d’acciaio di 300 metri quadrati
  • La struttura sarà divisa in tre parti, camera calda carrabile, pre-triage ed accoglienza del pubblico

È pronto il progetto esecutivo per la realizzazione dell’ampliamento del Pronto soccorso dell’ospedale Villa Sofia di Palermo. Lo comunica il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, nella qualità di commissario per il potenziamento della Rete ospedaliera isolana. I lavori consisteranno nella realizzazione di un prefabbricato in acciaio di trecento metri quadrati.

La struttura è divisa in tre parti

La struttura è suddivisa in tre parti. La prima (di circa 130 metri quadrati) è una camera calda carrabile per la sosta delle ambulanze e dei mezzi privati che trasportano pazienti.

La seconda (80 metri quadrati) è una zona di pre-triage per il primo trattamento e smistamento dei pazienti che arrivano in emergenza. Questa area, oltre a locali destinati al personale delle ambulanze, avrà una zona destinata al deposito delle barelle affinché i mezzi in emergenza non debbano sostare lungamente per attendere la restituzione delle stesse lettighe su cui è stato adagiato il paziente trasportato.

Infine, la terza zona, di circa cento metri quadrati, è destinata all’accoglienza del pubblico che si presenta al Pronto soccorso autonomamente, affinché possa attendere il turno per le eventuali visite ambulatoriali o per ottenere cure mediche. La sala potrà accogliere anche i parenti dei ricoverati, in attesa di notizie sul loro stato di salute.

Progetto punta ad estirpare precarietà

Il progetto, che è stato redatto su precise indicazioni da parte dell’azienda ospedaliera guidata da Walter Messina, mette fine allo stato di precarietà e di commistione tuttora vigente in quel Pronto soccorso, assicurando a tutti, pazienti e familiari, condizioni normali di accesso al presidio di emergenza.

I lavori inizieranno ad inizio settembre

Secondo Tuccio D’Urso, responsabile tecnico della struttura di emergenza, i lavori avranno inizio nei primi giorni di settembre e, prevedendo anche lavorazioni in notturna nonché nei giorni festivi, saranno conclusi entro trenta giorni.

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