Agende vuote, nessun appuntamento, nessuna cerimonia, nessun lavoro. Una crisi profonda che ha investito l’intero settore dell’immagine a seguito della pandemia Covid-19. Oltre un centinaio di fotografi e videomaker ha manifestato questa mattina davanti al teatro Politeama a Palermo, per fare un appello alla politica.

“Siamo stati abbandonati – dice Carmelo Ferrara, portavoce di questo movimento di protesta-. Oggi deponiamo simbolicamente le macchine fotografiche e le videocamere per ribadire che siamo ormai alla fame”. Cartelli con lo slogan ‘Vedo buio’ che sono un grido di dolore rispetto ad un futuro nero per molte imprese del settore.

“Affitti dei locali da pagare, stipendi, spese di gestione, bollette siamo davvero nei guai – sottolinea Ferrara – la crisi che stiamo patendo, a causa delle restrizioni dovute alla pandemia, è senza precedenti. Quando si dice siamo senza lavoro ma non è uno slogan, è un fatto concreto. L’annullamento di ogni forma di cerimonia – prosegue – e di tutti gli eventi ci ha messo in ginocchio”. E per i mesi a venire non ci sono grandi speranze di ripresa. “Riteniamo che il 2020 andrà via così, ci sarà il blocco totale, per questo abbiamo bisogno di interventi eccezionali con finanziamenti a fondo perduto per gestire la futura ripartenza delle nostre imprese, non possiamo che confidare nella sensibilità di questo governo regionale e dell’assemblea regionale siciliana, chiederemo un incontro al presidente Musumeci, al presidente dell’Ars Micciché e all’assessore alle attività produttive Mimmo Turano”, conclude Ferrara.

“Le nostre agende si sono oscurate e la class politica ci ha ignorato – dice un altro fotografo in protesta -. Viviamo di matrimoni, comunioni, battesimi e il nostro 2020 non abbiamo le forze per portare avanti la gestione economica delle nostre botteghe. Riaprire senza dialogare con le parti sociali. Non possiamo pagare le tasse, chiediamo finanziamenti, sospensione di tasse e mutui. La politica non si è fatta ancora sentire”. “La stagione è ormai finita – aggiunge un altro fotografo – ma siamo costretti a pagare tasse, imposte e contributi. chiediamo il diritto a sopravvivere e di avere un aiuto economico e la sospensione delle tasse fino a fine anno”.