“Adesso il governo faccia seguire i fatti alle promesse. Non c’è più tempo da perdere: devono essere rinnovati i contratti”. Lo dichiarano i rappresentanti delle sigle Fp Cgil (Campagna e Agliozzo), Cisl Fp (Lercara e Piede), Uil Fpl (Camarda-Di Noto) al termine dell’incontro con una rappresentanza del governo “nella quale pesa però l’assenza, ancora una volta, del presidente della Regione Crocetta”, l’accusa delle sigle. Erano presenti, infatti, Gaetano Chiaro capo di gabinetto del governatore, Giuseppe Amato capo di gabinetto dell’assessore alla Funzione pubblica Luisa Lantieri e Gioacchino Pontillo che della Lantieri è il segretario particolare.

“Sono stati tanti – raccontano i rappresentati sindacali – i temi trattati, ed è stata rappresentata la necessità di un confronto serio con le organizzazioni sindacali, al fine di mettere in atto delle riforme serie e condivise, che  non vengano calate dall’alto, come già accaduto in passato, da un legislatore disattento e lontano dalle reali esigenze della macchina amministrativa, e il cui unico obiettivo era quello di realizzare tagli lineari a discapito dei lavoratori e dei servizi erogati a tutti i cittadini”. Tra le ultime “emergenze”, quelle dei “pensionamenti e prepensionamenti che hanno ridotto l’organico, dell’ordinamento professionale ormai obsoleto che rischia di  paralizzare l’intera macchina amministrativa, di una dirigenza che ancora vede una terza fascia che ancora non si è affatto ‘esaurita’”.

Una situazione che rischia di far “esplodere” gli uffici. Per questo, insistono le sigle: “Bisogna procedere immediatamente al rinnovo dei contratti”. In questo senso, il capo di gabinetto dell’Assessore alla Funzione Pubblica ha comunicato che in occasione dell’incontro già programmato per ‪giovedì 15 giugno‬ con l’assessore alla Funzione Pubblica, saranno consegnate ai sindacati le prime proposte che saranno oggetto della successiva direttiva che sarà inviata all’Aran, per procedere al rinnovo dei contratti del comparto e della dirigenza. “Ma alle parole – concludono i sindacati – stavolta devono seguire i fatti. E noi saremo pronti a incalzare il governo”.