Il corteo di trattori e camion nell’ambito della protesta degli agricoltori che percorrerà la statale 113 fino a Cefalù. Allevatori e agricoltori protestano anche per i rincari delle materie prime e del gasolio che non sono accompagnate da misure di sostegno per il loro lavoro e da un aumento dei prezzi di vendita. Le proteste degli agricoltori del movimento “La Sicilia alza la voce” si svolgono con i trattori in diverse zone della Sicilia.

“Calvani non è il nostro leader”

“Apprendiamo dagli organi di stampa che tale Danilo Calvani sarebbe il leader nazionale della protesta dei trattori. Per quanto ci riguarda, anche memori dell’esperienza vissuta nel 2013, ci teniamo a precisare che non riconosciamo assolutamente alcun leader ne nazionale ne regionale autoproclamatisi tali nell’attuale protesta dei trattori nata, spontaneamente sulla scia delle manifestazioni dei colleghi francesi e tedeschi”. Lo dice una nota degli agricoltori e allevatori di Ragusa.

“La nostra agricoltura -prosegue – é una cosa troppo seria che ha bisogno di tutto tranne che di generali e strumentalizzazioni e non consentiremo a nessuno di rappresentare maldestramente gli agricoltori che da dieci giorni si muovono in coro per rivendicare i loro diritti, ne intendiamo minimamente scherzare sul nostro lavoro e sulle nostre difficoltà. Siamo perfettamente in grado di organizzarci in tutta Italia e sceglierci i portavoce che delegheremo qualora il Governo del paese, unico interlocutore legittimato dal popolo a trovare soluzioni, volesse confrontarsi e sottolineiamo che non prendiamo ordini da nessuno”,

“Dopo giorni di manifestazioni conclude la nota – ci coordiniamo da soli e siamo interessati solo a trovare soluzioni nella speranza che si possa approdare a risposte politiche serie che diano soluzioni concrete e definitive alla miriade di problemi con i quali la categoria prova a resistere in una guerra quotidiana coi costi di produzione, le importazioni incontrollate, la grande distribuzione, la burocrazia e tanto altro che ogni giorno ci costringe a stare in trincea”.

Un incontro all’Ars al più presto

“La protesta del mondo agricolo sta montando sempre di più in tutto il Paese, in Sicilia la mobilitazione coinvolge ormai migliaia di imprenditori e lavoratori che sono in ginocchio per la crisi del comparto dovuta anche all’assenza di iniziative concrete da parte del governo regionale e del governo nazionale. Chiediamo al presidente dell’Ars di riunire al più presto una conferenza dei capigruppo per convocare una seduta d’aula al parlamento regionale durante la quale confrontarci sulle iniziative da intraprendere a sostegno del comparto agricolo”. Lo dicono Michele Catanzaro (Partito Democratico), Cateno De Luca (Sud chiama Nord) ed Antonio De Luca (Movimento 5 Stelle).

“Siamo al fianco degli agricoltori e degli allevatori siciliani – aggiungono i rappresentanti dell’opposizione all’Ars – sosteniamo la loro richiesta rivolta al presidente Schifani ed all’assessore Sammartino di convocare un tavolo tecnico con tutte le parti coinvolte e con i rappresentanti del governo e delle forze parlamentari, ma riteniamo al tempo stesso imprescindibile un dibattito d’aula: l’agricoltura dovrebbe essere uno dei motori dello sviluppo e dell’economia della Sicilia. Se Schifani e gli esponenti del governo regionale non se ne rendono conto – concludono i rappresentanti delle opposizioni – siamo pronti ad attivarci in ogni modo affinché lo capiscano… se sarà necessario arriveremo all’Ars con i trattori”.

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